Tagliacozzo. Il sindaco sapeva, ma ha tentato in un certo qual modo di deviare la sua responsabilità sui dipendenti comunali che non lo avrebbero avvertito. Parlano però le vecchie segnalazioni dei cittadini”. E’ quanto affermato da Alfonso Gargano nell’ennesima replica al sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa sul caso del rudere caduto a Villa San Sebastiano durante l’ultimo temporale dei giorni scorsi.
“Purtroppo”, afferma Gargano, “devo notare che questa volta il sindaco, per tentare di essere scagionato da una sua mancanza, ha tirato in ballo gli impiegati del nostro Comune, con il tentativo quindi di dirottare l’attenzione su altri soggetti. Cosa vorrebbe dimostrare il sindaco con quelle dichiarazioni fatte firmare dai dirigenti? Che la colpa è dei dipendenti Comunali? Se fosse questo lo scopo, sbaglia di grosso, perché la responsabilità è solamente sua.
Mi preme asserire che gli stessi dipendenti, oltre a svolgere un ottimo lavoro all’intermo dell’Ente con professionalità e gentilezza, non sono tenuti minimamente a portare i fax al sindaco, in quanto dovrebbe essere il primo cittadino a verificare la posta in arrivo se ci tiene. Ricordo al sindaco che sta dirigendo un Comune non una caserma! Di Marco Testa mi accusa di non avere nulla di meglio da fare e quindi mi domando se devo sentirmi in errore per aver segnalato da tempo il rudere pericolante. I cittadini hanno parlato in tempi non sospetti, segnalando con protocollo 10479 del 29 agosto alcune problematiche a Villa. Al punto 4 della nota allegata si legge: “C’è un altro rudere pericolosissimo dopo il ponticello di via Montanara, segnalato più volte, cadono continuamente pietre ed è rischioso passare li vicino”. Spero vivamente che il sindaco non provi a negare anche in questo caso di essere a conoscenza delle proteste dei cittadini. Infatti quella nota firmata da diversi cittadini è indirizzata solamente al sindaco. A ottobre ci fu anche una interrogazione in merito”.