Celano. E’ rientrata a Tagliacozzo in serata, dopo una storica peregrinatio, l’urna di Tommaso da Celano. Commozione e fede hanno caratterizzato una giornata indimenticabile per Celano, Tagliacozzo e la Marsica tutta.
L’urna, trasportata dai portatori di Sant’Antonio, è uscita questa mattina dalla chiesa di San Francesco a Tagliacozzo dopo sei secoli tra gli applausi e la commozione della popolazione.
Da quando nel 1516, 256 anni dopo la morte, il corpo fu trafugato da Val de Varri di Sante Marie a Tagliacozzo, la salma non era più uscita dalla città e non aveva più abbandonato le mura della chiesa, se non per breve tempo nella fase di ristrutturazione, sistemata provvisoriamente nella vicina chiesa di San Cosma e Damiano. Ieri un momento che sarà ricordato nella storia. I sacri resti di fra Tommaso hanno attraversato le strade del centro fino a Piazza Obelisco, per arrivare all'”Alberone” seguita dai fedeli. Poi il viaggio, scortata dai carabinieri e dai vigili urbani, fino a Celano.
Commozione, con molti fedeli in lacrime, all’arrivo davanti alla chiesa di Santa Maria Valle verde dove ad attenderla c’erano i frati francescani, padre Carmine e padre Roberto. “Fra Tommaso, bentornato nella tua terra”, ha affermato padre Carmine abbracciando l’urna di Tommaso. Poi l’abbraccio fraterno con il guardiano della chiesa di San Francesco a Tagliacozzo, Padre Attilio e quello tra i sindaci di Celano, Settimio Santilli e di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio.
“Tommaso, il grande Tommaso”, ha affermato il provinciale dei frati conventuali d’Abruzzo, padre Franco Rapacchiale, “ha onorato Francesco, il suo maestro, con i suoi scritti e la sua venerazione. Dopo 800 anni Tommaso fa ancora un pellegrinaggio, come ne aveva fatti tanti nella sua vita. Lui ci vuole guarire dalla lebbra che ci avvolge e ci consuma, dicendoci di lasciarci avvolgere da Francesco, di lasciarci guarire da Cristo. L’uomo inutile che non ha rivendicato nulla per sé. Francesco ha onorato Cristo e Tommaso ha onorato Francesco: ci aiuti a riscoprire Cristo attraverso Francesco. Che porti una luce nuova nella comunità sociale e religiosa di questa terra. Che sia un pellegrinaggio anche per noi, per ritrovare anche noi come lui il nostro paese natio, che è Cristo, ed essere testimoni di questa presenza del Signore di cui noi, di cui il mondo, abbiamo tanto bisogno”.
“Questa occasione“, ha affermato il sindaco Giovagnorio, “voluta dagli amici di Celano che sentono così forte la devozione per Tommaso, che risvegli quella luce che ci fa conoscere Francesco e gli insegnamenti del Vangelo.
E’ stato il sindaco di Celano Santilli a volere fortemente questo evento che rappresenta una rinnovata devozione e venerazione nei confronti di Tommaso, e di conseguenza un passo avanti nel processo di beatificazione.
Una grande folla ha atteso poi l’arrivo in Piazza Aia con la banda e la benedizione. A causa del caldo i resti hanno iniziato a trasudare vapore sul vetro e l’urna ha iniziato ad appannarsi. C’è stata subito la partenza del corteo verso la Chiesa di San Giovanni Battista dove alle 17 si è celebrata la Santa Messa solenne presieduta dal vescovo Pietro Santoro, colui che ha autorizzato la peregrinatio, e concelebrata dai sacerdoti della città. Alle 18 corteo finale verso Piazza IV Novembre con l’urna che è ripartita per Tagliacozzo, rientrando in serata nella chiesa di San Francesco.