Avezzano. Forza Italia non si arrende e porta avanti la linea oltranzista con la designazione di Anna Maria Taccone. Il centrodestra resta diviso con la candidatura lanciata di Tiziano Genovesi (Lega) da un lato, che ha incassato il sostegno di Fratelli d’Italia, e della Taccone dall’altra, sostenuta dall’ex sindaco Gabriele De Angelis, dai vertici del partito e a quanto pare anche dalla base.
Proprio ieri sera i leader azzurri hanno confermato in modo ufficiale la posizione paventata nei giorni scorsi. Ora non si torna più indietro. Il candidato alla carica di sindaco per il partito di Berlusconi è la Taccone.
A Pescara si è riunito il Comitato regionale del partito, coordinato dal senatore Nazario Pagano, per esaminare alcuni punti relativi alle future alleanze politiche in vista delle prossime elezioni amministrative nei Comuni di Avezzano e Chieti.
I guru forzisti hanno confermato all’unanimità il nome della Taccone “in linea di continuità, peraltro, con la precedente esperienza amministrativa e politica dell’ex primo cittadino Gabriele De Angelis, artificialmente interrotta prima della naturale scadenza del mandato”. Insomma, una manovra chiara, che mette al centro il riscatto per una legislatura interrotta a scapito dell’ex primo cittadino.
“Per quanto riguarda le alleanze politiche nelle elezioni comunali di Chieti”, ha affermato Pagano, “il Comitato regionale ha ribadito, sempre all’unanimità, di aderire al quadro politico nazionale che vede la coalizione di centrodestra unita. La scelta dell’assessore regionale Mauro Febbo di sostenere un polo civico, invece, è frutto solo di dinamiche locali”.
In sostanza, la scelta di Febbo che non si schiera con il polo unito a Chieti è una iniziativa tutta individuale, mentre quella dei vertici del partito di andare divisi ad Avezzano e una scelta unanime.
“Forza Italia”, sottolinea infatti Pagano, “è a lavoro per sostenere a Chieti la coalizione di centrodestra, nel rispetto di un proprio ruolo elettorale nelle varie competizioni. Pertanto, ogni tentativo di coinvolgere gli equilibri regionali nella tornata elettorale comunale, come paventato nei giorni scorsi, appare fuori luogo e irrazionale, un «diktat» verso un proprio esponente regionale che avrebbe il solo obiettivo di destabilizzare la maggioranza politica che sostiene il presidente Marsilio in un momento, peraltro, delicato per la comunità abruzzese”.