Avezzano. Continua lo scontro tra il segretario della Regione Abruzzo, Antonio Morgante, e l’amministrazione comunale sui finanziamenti per la messa in sicurezza delle scuole. “Non entro in polemica personale con Stornelli e, quindi, non replico alle sue ineleganti dichiarazioni”, ha spiegato Morgante, ”
Mi stupisce solo che una persona che viene dal mondo sindacale, quindi abituato a difendere i diritti, non si sia accorto quale fosse il senso dell’intervento da parte mia sulla vicenda delle scuole di proprietà del Comune di Avezzano. Le scelte dell’amministrazione Di Pangrazio sono contro la filosofia del piano “Scuole d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza”. Quel piano Regionale, che ho avuto modo di seguire con attenzione come Responsabile della Segreteria del Commissario per la Ricostruzione e ora come Segreteria del Presidente della Regione, tendeva a mettere in sicurezza tutte le scuole danneggiate dal sisma del 2009, restituendo alla collettività scuole con massima sicurezza. All’epoca ponemmo particolare attenzione ai comuni ricadenti su territori ad elevata sismicità, come Avezzano, pretendendo da questi un piano complessivo che non escludesse nessun edificio se non per motivi oggettivi. Se Stornelli si preoccupa più delle ricerche di Datamedia (che alla vigilia delle scorse elezioni politiche dava il centrosinistra cinque punti sopra il centrodestra!) che della sicurezza dei bambini che frequentano le scuole, questo è un problema che dovrebbe affrontare il Sindaco di Avezzano, riflettendo sul fatto che nel suo staff, più costoso di quello del suo predecessore, non ha neanche le competenze necessarie per affrontare i problemi più elementari della cittadinanza. L’amministrazione di Avezzano, comunque, pur trincerandosi dietro un portavoce, non risponde nel merito di quello che ho sottolineato, ovvero che tutti i bambini delle scuole materne e tutti i bambini delle scuole di San Pelino-Paterno-Caruscino, non saranno interessati dai lavori di messa in sicurezza delle scuole. Stornelli, ma sopratutto l’amministrazione che rappresenta, dovrebbe spiegare il perché e rendere noti i risultati sulla vulnerabilità sismica di quelle scuole, e sono certo che la minoranza consiliare (che in commissione già aveva sollevato perplessità a differenza di quanto dice un disinformato Stornelli) farà la sua parte in questa obbligatoria operazione trasparenza.
Altri comuni della Marsica (come il mio, Magliano) proprio perché hanno a cuore la sicurezza di tutti i loro studenti, senza classificarli in seriale A o serie B, hanno chiuso le scuole, messo in sicurezza la popolazione scolastica, e usare il finanziamento ottenuto dalla Regione per intervenire su tutti gli edifici scolastici, per dare a tutti gli studenti la massima sicurezza possibile, senza distinguere le tipologie di scuola e senza preoccuparsi del presunto spopolamento del centro storico. Un consiglio finale a Stornelli: si legga la delibera CIPE di una settimana fa e ci dica se come padre tollererebbe che i propri figli dovranno frequentare scuole insicure, a dispetto di chi invece, nella stessa città, godrà di questo privilegio”.