Pescina. “Una stagione teatrale organizzata avvalendosi di Abruzzo Circuito Spettacolo e di fondi propri riguardo ai quali il Comune di Pescina non deve certo fornire giustificazioni se non ai propri cittadini, inoltre la città fa parte dei Comuni sede dei Teatri dei Marsi (TdM) e quindi utilizzerà i fondi nel modo migliore”. Replica così il sindaco di Pescina Stefano Iulianella in riferimento ai dubbi sulla distribuzione dei fondi regionali sollevati dai Comuni di Avezzano e Tagliacozzo. “L’atto regionale cita che “la Regione concede ai Comuni sede dei Teatri dei Marsi un contributo” e Pescina risulta ancora essere uno di questi. Quando questi fondi arriveranno”, conclude, “Pescina sarà pronta a utilizzarli in cultura come ha sempre fatto con attenzione e programmazione. Mi rammarica”, continua Iulianella, “dover leggere di certe polemiche così sterili e inutili, montate per ragioni che non comprendo ma che, sinceramente, mi sembrano lasciare il tempo che trovano. Pescina è storicamente nota per aver sempre investito in cultura, e l’ha fatto anche quest’anno con la bella stagione teatrale che è riuscita a mettere in piedi”.
Al riguardo Massimo Coccia, componente per la parte musicale dell’associazione TdM costituita proprio in virtù di tale legge sostiene che “le risorse vanno assegnate all’associazione in questione, ideatrice del progetto di rete territoriale e riconosciuta come tale e come coordinatrice da ben quattro delibere comunali tra cui quella di Pescina. Qualsiasi altra soluzione è un pasticcio o uno scippo”. Infatti Pescina aveva aderito al progetto dell’associazione Tdm con un atto ufficiale per poi organizzare la stagione invernale con un’altra associazione.
Il problema ora sorge perché la legge regionale in questione non specifica quali siano i Comuni interessati, ma soprattutto che negli anni passati erano Avezzano, Tagliacozzo, Collelongo, Cerchio e quindi Pescina, mentre sembrerebbe che il cartellone di Pescina richiederebbe troppe risorse rispetto all’intero budget da assegnare dalla Regione di 80mila euro complessivi stanziato per tutti i comuni. Il secondo problema che preoccupa gli altri comuni è il fatto che nella legge non ci sono i criteri che stabiliscano come fare la ripartizione dei fondi.