Celano. Il suono delle campane e i singhiozzi degli amici erano gli unici rumori che si sentivano nel piazzale della chiesa di Santa Maria dove si sono svolti i funerali di Marco Zaurrini. La giovane vittima della strada è stata accompagnata da un corteo silente che è partito dalla sua abitazione e ha raggiunto a piedi la chiesa. Una lunga catena umana di amici con cuori di fiori bianchi in mano ha accompagnato Marco nel suo ultimo viaggio. Lui con il sorriso guardava dal cielo mentre una leggera pioggia bagnava gli amici radunati intorno alla chiesa per dargli l’ultimo saluto. Vicino al carro funebre, come a voler abbracciare ancora Marco, i genitori attoniti e ammutoliti da questo lutto lacerante. Né una lacrima, né una parola, solo un profondo dolore dell’anima e del cuore difficile, dopo giorni strazianti, da esternare. La mamma Rossella con la foto del piccolo Marco stretta al cuore, il padre Giuseppe con lo sguardo rivolto solo alla bara del figlio e il fratello Simone legato ai genitori come a fargli sentire la sua presenza. La chiesa non ce l’ha fatta a contenere tutti gli amici e i familiari accorsi. In molti sono rimasti fuori, in silenzio. Il sacerdote, padre Roberto, ha esortato i presenti a pregare e ad andare avanti nel nome di Marco. Quella pace che il Signore ha donato al giovane dovrà essere per loro un faro che li illuminerà nella vita. Un forte applauso ha accompagnato il giovane all’uscita della chiesa. In migliaia si sono fermati poi sul sagrato per dire ciao, ancora una volta a Marco. Il quindicenne è stato ucciso sabato notte da l’auto pirata guidata Luigi Antidormi, 33 anni, di Celano, fuggito a piedi subito dopo l’incidente.