Carsoli. “Non cedete ad abitudini e comportamenti nocivi”. Questo l’appello del parroco di Carsoli, don Enzo Massotti, ai giovani raccolti nella chiesa della Madonna del Carmine per l’ultimo saluto ad Antonello Arcangeli il giovane morto in un incidente stradale venerdì scorso a Roma. “Oggi viviamo il silenzio fisico, quello del dolore”, ha affermato il parroco nell’omelia, “è come se ci stesse dicendo ‘devo occuparmi delle cose del Padre mio’. Antonello ha fatto uno scatto di qualità perché per lui si è aperta la vita eterna. Chi ci darà la forza per affrontare il senso di solitudine e la sua assenza? Ce la dà lui”. La salma di Antonello è arrivata questa mattina a Carsoli dove ad attenderlo c’erano migliaia di amici che, dopo il funerale, a spalla l’hanno accompagnato al cimitero. “Spesso siamo portati a esprimere l’affetto con segni concreti, ma questo silenzio non è quello di Antonello che prega il Signore per ognuno di noi”, ha continuato don Enzo, “è stato un amico simpatico e generoso, come me lo descrivono gli amici.
Monsignor Santucci, padre Giancarlo, don Bruno e don Claide che lo hanno conosciuto prima di me. Bisogna comprendere qualcosa in più di questa vicenda. Il grido di dolore e di angoscia è di tante altre famiglie, come quella di valerio che è sotto operazione. In grido di tutti i nostri familiari che ci chiedono uno scatto di qualità nella vita, quei genitori che aspettano la notte svegli il vostro rientro a casa. Se vi portate dentro qualche sofferenza, parlatene, tiratela fuori, ma cercate di non ricorrere a quelle abitudini che vi distruggono. Se i vostri genitori vi rimproverano in merito è perché vi vogliono bene. Facebook, la piazza moderna, non è sufficiente. La sciarpa dell’Inter poggiata sulla sua bara e Cristo insieme possono convivere, ma la sciarpa da sola non può nulla.
La corona della madonna resterà accesa finché gli altri non usciranno dall’ospedale. Per loro la prova psicologica non sarà facile e dobbiamo star loro vicini con la solidarietà nella fede. Siate forti non cedere a usanze e abitudini e comportamenti nocivi perché avete una responsabilità anche nei confronti dei più piccoli a cui dovete dare il buon esempio”. Don Enzo ha invitato la comunità a pregare anche per gli altri ragazzi rimasti feriti durante l’incidente.