San Benedetto dei Marsi. Grande cordoglio ai funerali di Lucio Battaglia – l’operaio sambenedettese di 50 anni, dipendente della società “Strada dei Parchi” – morto insieme al collega Aurelio Olarini (59 anni) mercoledì scorso in un tragico incidente avvenuto sull’autostrada A25, nei pressi del casello di Avezzano, dove si trovavano per eseguire dei lavori di manutenzione. Tra le vittime del ferale, funesto e nefasto schianto autostradale, che ha coinvolto due veicoli, anche un’anziana donna di origini pugliesi. Proclamato dall’amministrazione comunale il lutto cittadino a San Benedetto dei Marsi, dove amici e conoscenti di Lucio si sono uniti al dolore e all’incredulità dei familiari per la tragica e improvvisa scomparsa. Piazza Risorgimento, nella cittadina marruviana, era gremita quando è arrivato il feretro. Al rito funebre hanno partecipato anche: l’amministratore delegato Cesare Ramadori e il direttore del personale Francesco Romano, in rappresentanza della società “Strada dei Parchi”; il direttore degli affari istituzionali, comunicazione e marketing, Pasquale Galante, in rappresentanza della holding “Gruppo Toto”. I funerali sono stati celebrati dal parroco, don Francesco Iulianella, nella chiesa parrocchiale locale. Molto toccanti le parole di don Francesco: “Il Signore asciugherà le nostre lacrime con la fede, chiunque crede nella parola del Padre non morirà in eterno”. Commovente il ricordo degli amici che hanno voluto salutarlo: “Un pezzo della nostra anima è volato via con te. Una persona amata, apprezzata, stimata e rispettata da tutti, a cui tutti volevano bene. Un uomo unico, umile e generoso. Nei nostri cuori il tuo ricordo resterà sempre indelebile. Resterai sempre con noi, perché continuerai ad accompagnarci nel nostro cammino. Con il tuo instancabile sorriso e il tuo straordinario coraggio, che da sempre hanno contraddistinto la persona speciale quale sei stata”. Il prossimo settembre Lucio avrebbe festeggiato, con la classe 1965, i 50 anni. Lascia la moglie Benedetta e i figli Pietro e Beatrice di 17 anni e 10 anni. Erano due padri di famiglia: la Marsica, nel giorno del dolore, piange i suoi uomini morti ingiustamente mentre si guadagnavano onestamente da vivere. Antonio Salvi