Avezzano. Com’era la città prima del terremoto del 1915? E come è diventata? Di questo si parlerà domani, a partire dalle 10.30, al Teatro dei Marsi di Avezzano, nell’ambito del convegno, “13 gennaio 1915: Avezzano e la Marsica prima e dopo”, importante iniziativa di approfondimento per entrare in contatto e comprendere un po’ di più le realtà urbanistiche, economiche e sociali del contesto marsicano prima e dopo il devastante sisma del 1915. L’evento, unico nel suo genere e di alto livello, potrà contare sulla presenza e sul contributo di due relatrici di spessore, quali la dottoressa Antonella Lopardi e la dottoressa Alessandra Mancinelli, entrambe professioniste con un lungo passato operativo presso il Ministero della Cultura.
I contenuti del convegno sono il frutto di una meticolosa ricerca avvenuta negli archivi storici del Comune, del Genio Civile della città, della Diocesi dei Marsi, del convento di Santa Maria Valleverde di Celano e dell’Archivio di Stato dell’Aquila: un lavoro che ha permesso di individuare e di portare alla conoscenza della popolazione documentazioni, planimetrie, carte topografiche e fotografie in parte inedite. L’iniziativa si incardina nel ciclo di incontri e di eventi promosso dalla rete delle amministratrici della Marsica “Donne sul territorio”, in rappresentanza di 37 comuni del comprensorio. L’obiettivo è quello di imparare a leggere il passato, per dare di più, in termini umani e sociali, al futuro che ci aspetta e che si sta costruendo. A gennaio, difatti, le amministratrici marsicane, con il coordinamento del Comune di Avezzano, hanno dato vita al primo evento del ciclo dal titolo “Un’altra storia”, con il giornalista, storico e saggista Paolo Mieli come ospite d’eccezione, che ha presentato il libro “Ferite ancora aperte: guerre, aggressioni e congiure”.
Il 4 aprile, invece, la dottoressa Mancinelli parlerà di L’altra Avezzano, ovvero dei caratteri salienti del contesto marsicano fino al momento del sisma con preziose immagini e video. Un quadro collettivo e una condizione di vita che, alle ore 7 e 48 del 13 gennaio del 1915, furono completamente sovvertiti in pochi secondi. Della realtà precedente della città, furono risparmiati solo pochi elementi caratteristici, come il castello, piazza Torlonia, la chiesa di San Giovanni Decollato in San Francesco e qualche percorso viario. Con La nuova Avezzano, invece, la dottoressa Lopardi delineerà lo stravolgimento del territorio e lo spaesamento di una comunità costretta a vivere per sempre la cesura di un prima e di un dopo che si è poi esteso fino all’oggi.
Verranno tracciate le linee essenziali che hanno portato alla costruzione e costituzione della “nuova Avezzano”, una realtà che dimostra una modalità ricostruttiva specifica e una storia in parte ancora da scoprire. Obiettivo, conoscere per riconoscersi, perché la portata epocale degli accadimenti e la loro gestione hanno restituito un territorio e una città unica da tutelare e da trasmettere alle future generazioni.