Rocca di Cambio. “Sull’altopiano delle Rocche, dove ci sono molte seconde case in particolare di proprietà di famiglie che abitano a Roma e nel Lazio, negli ultimi tre giorni si è notato un flusso di presenze anomale viste le norme restrittive anti covid. Ci sono tante persone venute da fuori. Non sono contrario al riavvio dell’attività turistica ma tutto deve essere fatto in sicurezza e nel rispetto delle regole, soprattutto per i nostri anziani. Non vorrei si sviluppasse un focolaio, per questo ho chiesto ai carabinieri di rafforzare i controlli”. A parlare è il sindaco di Rocca di Cambio (L’Aquila), Gennaro Di Stefano, che è anche direttore della stazione sciistica di Campo Felice, situata proprio nel comune più alto dell’Appennino con i suoi 1.434 metri.
In questa situazione Di Stefano interviene nella sua doppia veste, da una parte operatore turistico dall’altro responsabile della sanità nel suo comune finora da considerare isola felice visti i pochissimi contagi.
“Come sindaco ho una motivazione in più a rispettare i divieti: a Rocca di Cambio ci sono molti anziani e dobbiamo preservarli come fatto finora. Da febbraio abbiamo avuto cinque casi e tutti da fuori comune – spiega ancora -. Non vorrei che nei prossimi giorni scoprissimo un focolaio, abbiamo tanti anziani che stanno bene e che fino ad oggi si sono comportati bene, dobbiamo evitare che persone arrivate fuori comune portassero il virus. Ciò nonostante, sono fiducioso nella ripartenza della stagione invernale che costituisce per noi economia e posti di lavoro. Nessuno chiude le porte in faccia ma gli arrivi devino essere fatti rispettando le regole. Per questo, ho avvisato i carabinieri”.