Avezzano. E’ stato il primo cittadino, Antonio Floris, a sciogliere ieri mattina i dubbi sorti sul project financing per le scuole Corradini. Di polemiche ne sono state fatte tante, e altrettante sono state le false notizie circolate sull’argomento. Per questo Floris ha deciso di chiamare a raccolta le testate giornalistiche e spiegare come stanno realmente le cose. “Se c’è stato un interesse così ampio sull’argomento è perchè la città ha interesse a certi problemi. Può capitare però che nell’ampia discussione si sentano delle interpretazioni imprecise e strumentali”, ha sottolineato Floris all’inizio del suo intervento. “Abbiamo letto e sentito di tutto su questa vicenda, ma non ci siamo sottratti alla discussione. Non siamo riusciti forse a far passare il messaggio giusto, ma soprattutto non credevamo che una delibera di giunta scatenasse tutto ciò. Il discorso Corradini Fermi è un discorso parziale all’intero di un piano scolastico che coinvolge tutte le scuole della città”. Il primo cittadino ha raccontato cosa a spinto gli amministratori a chiamare una squadra di tecnici per effettuare in tutte le scuole della città controlli sulla stabilità. “Il terremoto del 6 aprile ci ha fatto capire che è opportuno porre alla base dell’operato dell’amministrazione pubblica gli interventi sugli edifici sensibili. Quando sono venute le mamme all’indomani del terremoto per chiedermi “Sindaco sono sicure le scuole?” mi hanno spinto a controllare gli edifici. Da qui è nato il piano di edilizia scolastica che cerca di capire quali sono le debolezze, i limiti, le necessità delle scuole di questa città”. Il primo cittadino ha affermato che: “gli studi sono stati fatti su tutti gli edifici. Alla fine dell’operazione potremmo dire com’è la situazione, quali interventi si devono fare, quanto serve per mettere a norma le strutture. Si farà per tutti gli edifici pubblici, municipio e tribunale compresi”. Il problema resta però come e dove costruire la nuova scuola. “La scuola Corradini Fermi non potrà più essere una scuola perchè per noi è fondamentale la sicurezza totale dei figli di questa città. Abbiamo fatto delle valutazioni tecniche ed economiche ed è emerso che quelle scuole non possono ospitare più alunni”, ha continuato il sindaco, “abbiamo trovato un’area facilmente collegata dove realizzare un campus completo sia per le attività scolastiche, sia extra scolastiche. Non sarà la scuola, ma molto di più”. Il dubbio però resta: cosa fare delle scuole del centro? “Non abbiamo i soldi per costruire la nuova scuola, dobbiamo trovare dei finanziamenti”, ha concluso il primo cittadino. “Abbiamo presentato un progetto di edilizia scolastica alla Regione per sapere se e quanto ci possono dare. Intanto noi potremmo mettere a disposizione altri terreni ai privati per ricavare fondi. Le scuole potrebbero ospitare in parte iniziative di culturali, in parte una galleria commerciale o degli uffici. Ci potrebbero essere convenzioni, progetti, ma ancora non li abbiamo realizzati. E’ ancora tutto da studiare. L’unica cosa che sappiamo di sicuro è che le scuole lì non ci potranno più essere”.