Avezzano. Un viaggio sensoriale alla scoperta degli aspetti più intimi, misteriosi e seducenti del vino, la bevanda più amata per eccellenza che, secondo una delle teorie più diffuse, la sua etimologia trarrebbe le origini dal sanscrito “vena”, la cui radice significa proprio “amare”. Nella storica Cantina del Fucino si è svolta giovedì scorso una degustazione guidata accompagnata dalle spiegazioni delle enologhe della Nomacorc Elisa Martelli e Ada Ciarla sull’importanza dell’ossigenazione in bottiglia. Azienda leader mondiale di produzione di tappi realizzati con materie prime sostenibili e rinnovabili, la Nomacorc ha lanciato il primo tappo al mondo senza impronta di carbonio e vanta il 16% di bottiglie su scala mondiale chiuse con i tappi di sua produzione. Realizzati da polimeri vegetali ottenuti dalla canna da zucchero attraverso il processo di co-estrusione, questi tappi garantiscono una corretta gestione dell’ossigeno in bottiglia assicurandone la conservazione anche per diverso tempo.
Grazie all’utilizzo di metodi di fabbricazione sostenibili, che sfruttano energia rinnovabile, inoltre, si ha una riduzione significativa dell’impatto ambientale delle emissioni di CO2, valore aggiunto dell’azienda, che ha saputo coniugare la realizzazione di un prodotto efficiente e allo stesso tempo naturale riservando particolare attenzione all’ambiente. L’iniziativa è stata realizzata dalla Fisar – Delegazione di L’Aquila in collaborazione con la Cantina del Fucino. Presenti all’evento il delegato dell’associazione Marcello Carrabino con i consiglieri Marco D’Alessandro e Germano Febo e lo staff organizzativo composto da Abramo, Gioia, Massimo e Pasquina, che hanno guidato la degustazione stuzzicando i palati e i sensi dei più raffinati intenditori, non senza immergere nella delizia anche quelli più profani. “E voi dove vi piace andate, acque turbamento del vino, andate pure dagli astemi: qui c’è il fuoco di Bacco”, disse Catullo, poeta dell’amore. A chi, per scelta o per condanna, neanche immagina il travolgente e sinuoso mondo che tutti i sensi avviluppa, e che dietro il divino nettare si cela. Noemi De Blasis