Tagliacozzo. Ieri sera, il palco di piazza Obelisco a Tagliacozzo ha ospitato un evento straordinario: il concerto di Fiorella Mannoia. La celebre cantautrice italiana, scelta per aprire la 40esima edizione del prestigioso Festival di Mezza Estate, ha regalato ai presenti una serata indimenticabile, caratterizzata da emozioni intense, riflessioni profonde e grandi successi musicali.
Una serata tanto attesa anche dalla stessa cantautrice, che ha realizzato il sogno di esibirsi in concerto con un’orchestra sinfonica, l’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura, diretta da Rocco De Bernardis.
A dare il benvenuto ai presenti il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, l’assessore con delega alla Cultura, Chiara Nanni, e il direttore artistico, Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli. Il palco, poi, è stato tutto per la cantautrice tra le più amate e stimate d’Italia.
Dopo aver aperto la serata con il suo “Caffè nero bollente”, canzone del 1981, l’artista ha proseguito con alcuni classici intramontabili del repertorio italiano e internazionale, tra cui “Margherita” di Riccardo Cocciante, “Bésame mucho” di Julio Iglesias e “Quizás quizás quizás”. La Mannoia ha saputo interpretare questi brani con la sua inconfondibile voce, carica di sentimento e passione.
Tra i momenti più toccanti della serata, l’esecuzione di “Che sia benedetta” ha suscitato un lungo applauso dal pubblico, confermando il potere emotivo di una canzone che è diventata un inno alla vita. La cantautrice ha poi omaggiato Vasco Rossi con una splendida versione di “Sally”, dimostrando ancora una volta la sua capacità di fare proprie le parole e le melodie di altri artisti.
Fiorella Mannoia non ha mancato di condividere con il pubblico alcuni pensieri personali, parlando del significato che attribuisce ai duetti con altri cantanti. “Ho partecipato spesso ai duetti, che vanno molto di moda ora, ma ho accettato solo se la canzone mi piaceva, se le parole della canzone mi piacevano e se avevano un significato affine con me, con le mie idee e pensieri”, ha detto. Ha poi menzionato la recente collaborazione con il giovane cantante Michele Bravi, con il quale ha cantato “Domani è primavera”. “Anche se sei al buio in una caverna, capisci che c’è affinità, che sei uguale”, ha commentato la Mannoia, sottolineando l’intesa artistica con Bravi. L’artista ha parlato anche della sua associazione Una Nessuna Centomila, la fondazione italiana dedicata alla prevenzione ed al contrasto della violenza sulle donne, con la quale hanno avuto tante soddisfazioni e hanno raccolto persino 300.000euro con gli sms, cosa che si solito si fa in occasione di terremoto, alluvioni, guerre.
La serata è proseguita con altri brani amati dal pubblico, tra cui “Mariposa” e “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori. Non poteva mancare “Quello che le donne non dicono”, una delle canzoni più rappresentative del repertorio di Fiorella Mannoia, che ha fatto cantare e commuovere tutti i presenti.
A chiudere il concerto, l’intensa interpretazione de “Il cielo d’Irlanda” ha lasciato il pubblico con il cuore colmo di emozioni. Prima di salutare, la cantautrice ha augurato buone vacanze a tutti, scherzando sul fatto che “qui al fresco stiamo tutti bene, che vi frega a voi se laggiù si muore…!”.
Fiorella Mannoia ha confermato ancora una volta la sua straordinaria capacità di toccare le corde più profonde dell’animo umano, regalando una serata che resterà a lungo nel cuore di tutti i presenti. Un concerto che ha celebrato la musica, la vita e le emozioni autentiche, e che ha reso onore a una delle voci più amate del panorama musicale italiano.