Avezzano. Chiede delle verifiche sulla casa a un professionista per venderla, ma poi non se ne fa niente e si accende una bagarre giudiziaria conclusasi con la decisione del giudice a suo favore. Un pensionato di Aielli era stato trascinato in giudizio da professionista per dei lavori di architettura nella sua abitazione. Quest’ultimo per ottenere il pagamento del compenso di 5mila euro ha portato l’ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Avezzano in tribunale.
Il professionista, infatti, aveva affidato uno studio urbanistico, la richiesta del permesso di costruire, uno studio di verifica sismica, la coordinazione sicurezza e agibilità di una villa ad Aielli messa in vendita dal marsicano tramite un’agenzia che procaccia acquirenti anche fuori dei confini nazionali. Dante Valente, noto nella Marsica anche per aver svolto negli ultimi anni l’attività di analista bio-medico, si è così rivolta agli avvocati Salvatore Braghini e Renzo Lancia che si sono opposti alla richiesta contestando il presupposto stesso che giustificava l’incarico professionale, ossia la vendita della villa, che non era mai avvenuta. Secondo la tesi difensiva, il saldo sarebbe avvenuto solo alla stipula del rogito di vendita.
Il giudice del tribunale di Ortona, Francesco Turco, ha dato ragione al pensionato. I difensori avevano sposato la causa del pensionato aiellese anche per le avversità attraversate, che poco tempo prima aveva subito una truffa da parte di un mediatore finanziario, rinviato a giudizio dal Tribunale di Cassino e che aveva visto sfumare la vendita dell’immobile a un facoltoso italo-canadese, intenzionato a stabilirsi nel centro marsicano. Ironia della sorte, l’avventata causa mossa contro il pensionato porterà all’architetto, tra spese legali a cui è stato condannato e pagamento, un esborso superiore ai 5mila euro che voleva invece ottenere.