Tagliacozzo. Finiscono in ospedale i reagenti necessari per fare le analisi sul sospetto infarto. E’ la situazione verificatasi all’Umberto I di Tagliacozzo, e non è la prima volta. Secondo il tribunale del malato, potrebbero essere tentativi per indebolire la struttura e portare al trasferimento dei servizi ad Avezzano. L’episodio ha comunque suscitato perplessità e incredulità visto che si tratta di reagenti che vengono utilizzati per le analisi sugli enzimi, in caso di sospetto infarto. Proteste arrivano dal tribunale per i diritti del Malato che chiede chiarimenti al riguardo. Anche il primo cittadino, Vincenzo Giovagnorio, è intervenuto per chiedere chiarimenti alla Asl su questo grave disservizio.
E’ la seconda volta che accade in pochi mesi eppure questa situazione costituisce un pericolo per i pazienti. “Chi fa gli ordini?”, si chiede Maria Zaccone del Tribunale del malato, “chi è responsabile di questa carenza? Perché accade? Sembra ci sia una sorta di non volontà a far seguire alcune cose all’ospedale di Tagliacozzo e sembra una sorta di tentativo che ha lo scopo di diminuire i livelli essenziali di assistenza in alcuni reparti per portarli ad Avezzano. Io ho segnalato il problema anche al primo cittadino Vincenzo Giovagnorio che prontamente ha inviato una lettera al direttore generale Rinaldo Tordera. Inutile battersi perché il pronto soccorso rimanga aperto h24 se non si riesce a effettuare i giusti approvvigionamenti di materiale necessario alla cura e agli accertamenti sui pazienti. Noi controlleremo sempre perché vogliamo sì una struttura aperta, ma anche funzionante. Ci auguriamo che esista un motivo valido e che non si tratti di semplice dimenticanza o trascuratezza”.