Avezzano. I consiglieri comunali del Pd, Roberto Verdecchia e Domenico Di Berardino, attaccano l’amministrazione: la fiera non è decollata. All’indomani dell’appuntamento che ha riempito con oltre 30mila presenze le strade di Avezzano arrivano i primi affondi sulla gestione definita dall’opposizione troppo superficiale. “Nonostante sua maestà il Re Sole – e non altri – dalle prime ore del mattino riscaldava la città dando calore all’intera giornata della “giornata della Liberazione”, festeggiata dal lontano 1945 dalla caduta di un regime dittatoriale che pochi di noi ricordano ed hanno vissuto, la nostra città sebbene tirata a lustro non ha certo brillato, né per le presenze di visitatori, tantomeno per la presenza di banchi ambulanti, circa 130 dalle note ufficiali dell’amministrazione comunale”, hanno spiegato i consiglieri Verdecchia e Di Berardino, “eppure in tempi diversi lo scenario era di altra portata. Si registravano presenze consistenti di visitatori con folla brulicante per tutto il giorno, nonché un numero di banchi di espositori che si è sempre attestato tra 170/190 presenze. Il tutto rendendo la Città vivace ed economicamente attiva e non solo “presumibilmente” bella, come lo slogan dell’attuale amministrazione vuole.
In strada i new jersey fucensi per regolare gli accessi
Sarà forse il fatto che alcuni ambulanti erano sprovvisti di regolare Durc, sarà il fatto sicuramente più realistico che altri non hanno ritenuto più economicamente conveniente partecipare, sarà anche per i lavori eseguiti su Piazza Risorgimento forse non proprio nel momento migliore, ma sta di fatto che le presenze sono diminuite su tutti i fronti drasticamente. Ma se fosse solo questo sarebbe una gran fortuna! Chi oggi ha visitato e vissuto la nostra Città, non ha potuto fare altro che notare in diversi incroci l’utilizzo improprio di new jersey fucensi, come si evince dalle numerose foto in rete, mentre altri sono rimasti totalmente inutilizzati in Piazza della Repubblica stranamente adagiati sui marciapiedi e quindi inutilizzati. E’ naturale che verrebbe da domandarci chi paga tali spese, inutili se i supporti non sono utilizzati, e del perché non sono stati utilizzati avendoli a disposizione.
Per Di Berardino e Verdecchia la questione sicurezza andava affrontata meglio.
Se poi vogliamo affrontare anche il dolente aspetto della sicurezza, tanto a cuore di qualche dirigente e anche inizialmente a qualche assessore (vedasi commissioni commercio del 6 e 12 giugno 2018), le fotografie che rappresentano via Corradini angolo via Trieste a seguire verso via Mazzini e quelle su via Cataldi sono altamente eloquenti. Come si possa parlare di sicurezza non solo nelle ore di punta ma nell’arco di tutta la giornata, vi è da domandarselo. Ma forse è meglio che lo si faccia fare a Gabrielli visto che il relativo iniziale decreto di sicurezza è opera sua, come le successive direttive chiarificatrici, con norme che avrebbero dovuto supportare chi amministra nel posizionamento dei banchi, garantendo a tutti la vera sicurezza.
E visto che parliamo di fiere, perché non traslare tutto sul mercato del sabato, considerato che, se si può fare una fiera in pieno centro con 130 presenze di banchi, perché non riportare nella sua sede storica il mercato che conta sicuramente meno presenze di ambulanti e di visitatori rispetto alla fiera odierna, di talchè non necessitano i principi stringenti del decreto Gabrielli. Sarebbe un grande atto di coscienza, intelligenza ed autocritica, qualità che non tutti abbiamo, quindi è meglio attendere il Consiglio Comunale del 29 p.v. per verificare le volontà politiche di qualche titubante.