Celano. Fiaccole accese a Celano per ricordare Marco Zaurrini, il giovane 15enne che sabato 16 maggio ha perso la vita sulla strada che collega Celano a Paterno, investito da un pirata. Marco era in sella ad uno scooter in compagnia di un’ amico, quando un auto li ha colpiti in pieno facendoli impattare violentemente sull’asfalto. All’arrivo dei soccorsi per lui non c’è stato nulla da fare. Alla giuda dell’auto pirata Luigi Antidormi, 33enne del posto, con numerosi pregiudizi di polizia e una condanna per furto. L’uomo, fuggito dopo l’impatto, è risultato positivo al test per alcool, cocaina e cannabis e, come se ciò non bastasse, aveva guidato con la patente scaduta da circa due anni. Antidormi, accusato di omicidio colposo ed omissione di soccorso non si troverebbe in carcere, ma agli arresti domiciliari, con grande indignazione della famiglia della vittima. La fiaccolata, come fanno sapere familiari ed amici di Marco, non è solo una manifestazione in memoria del giovane, ma vuole soprattutto accendere i riflettori sul tema dell’omicidio stradale, il cui disegno di legge fa tanto discutere in tutta Italia, ma anche un invito alla giustizia e alle forze dell’ordine affinché un uomo senza patente e sotto l’effetto di alcool e droga non uccida più alla giuda di un’automobile, e qual’ora lo faccia occorre che riceva una punizione esemplare. La fiaccolata in memoria del giovane Marco si svolgerà venerdì 5 giugno, a partire dalle 20.30. Il corteo luminoso partirà da piazza IV Novembre per poi muoversi su via Roma, via Fontegrande, scendere in via Santa Maria e poi risalire per la Madonna delle Grazie e rientrare infine in piazza. “La morte di mio cugino non deve essere dimenticata” commenta Maria Paola Zaurrini, “quello che è accaduto e che ha distrutto una famiglia intera deve essere un monito affinché cose di questo tipo non succedano più”. “Chiediamo a quante più persone di prendere parte alla fiaccolata, organizzata in ricordo di Marco” conclude, “ma che è anche un invito a fare presto per chi deve firmare la legge che introduca una volta per tutte, nella legge italiana, il reato di omicidio stradale”. Federica Di Marzio