Collarmele. “Ho accettato subito l’invito al “Festival dei giovani dell’Appennino” perché, fondamentalmente, ci vuole un bel coraggio ad invitare (addirittura come ospite) un inetto come me, tra l’altro con grosse difficoltà ad esprimersi oralmente, specialmente in pubblico”.
Queste sono le parole di Gino Bucci , eppure non è questo il profilo che ci si aspetta da un ragazzo che con la sua inventiva è riuscito a trasportare l’Abruzzo fuori dai propri confini regionali, grazie ad un linguaggio semplice ed efficacie che unisce tradizione dialettale e comicità, senza dimenticare gli usi e i costumi secolari del posto.
“L’abruzzese fuori sede”, è questo il nome della pagina social che conta circa 200mila seguaci e attraverso la quale Bucci ha espresso la sua felicità nel partecipare all’evento che si terrà il 3 agosto a Collarmele a piazza dell’Orologio. Evento in cui 10 paesi dell’Abruzzo interno e non, si riuniranno per confrontarsi sul tema dello spopolamento e su come rivitalizzarne le potenzialità. “Ci si aggrappa al passato pensando al futuro, vivendo il presente”. Forse è proprio questa la frase che meglio riassume l’intento dell’evento e Gino Bucci è riuscito a cogliere perfettamente la filosofia del Festival. Un passato da ricordare e da riscrivere, un futuro da scoprire e un presente da vivere con il Festival dei giovani dell’Appennino.