Tagliacozzo. Lasciate le poltrone e tornate in strada a raccontare quello che accade. E’ stato questo il monito lanciato ieri dal Festival della comunicazione Controsenso dai relatori che si sono alternati sui due palchi allestiti all’interno di Palazzo Ducale a Tagliacozzo. Un messaggio chiaro che, a più riprese, è stato inviato dritto ai tanti giornalisti e addetti alla comunicazione presenti. Come ogni anno a tenere banco è stata la discussione tra i new media e la deontologia, ma anche quella sull’inchiesta e sul precariato.
A dare il via al dibattito è stato ieri mattina Pasquale Galante, responsabile della comunicazione di Strada dei Parchi che ha spiegato come attraverso web e social riesce con la sua squadra a veicolare le notizie di A24 e A25 e delle bellezze del territorio, mentre i giornalisti Barbara Schiavulli, Roberto Colella e Salvatore Santangelo hanno analizzato la situazione politica medio-orientale. La palla poi è passata al presidente dell’ordine dei giornalisti, Stefano Pallotta, che insieme a Luisa Gabbi di #PaSocial e il giornalista Daniele Crognali hanno parlato delle nuove forme di giornalismo. Molta attenzione è stata riservata al focus di Roberto Napoletano, già direttore del Messaggero, ed Elisabetta Guidobaldi, responsabile di Ansa Abruzzo sulla fiducia degli italiani nell’informazione.
In Italia tre giornalisti su quattro sono precari. A confermarlo sono stati Mattia Motta presidente della commissione lavoro autonomo Fnsi, Claudio Silvestri, segretario Sugc, Ezio Cerasi, segretario del sindacato giornalisti Abruzzo e Raffaele Lorusso, segretario generale Fnsi durante un seminario moderato dal giornalista Daniele Astolfi. Il mondo social, la comunicazione e la sanità come possono convivere tra loro? Lo hanno spiegato oggi al Festival della comunicazione Controsenso medici ed esperti nel settore in un seminario moderato da Daniele Imperiale, consigliere dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo.
Nel pomeriggio, poi, dopo un approfondimento sullo sport con Daniele Cimbrico, responsabile della comunicazione Federazione Italia Rugby, è stato affrontato il tema dei romanzi come volano del turismo insieme alla Soprintendente Lucia Arbace. Subito dopo si è passati alla comunicazione di ieri e di oggi e al futuro del giornalismo tradizionale con, la mamma blogger Paola Cimaroli, la giornalista Roberta Galeotti e l’ex direttore de Il Messaggero e il Mattino Paolo Gambescia e all’esperienza del “giornalistudenti” de Il Centro con il giornalista Domenico Ranieri, il docente Guido Ottombrino e lo scrittore Roberto Tumbarello. Un focus sulla privacy è stato curato da Dario Pallotta, giornalista, Rosa Pestilli, giurista d’impresa, e Simona di Berardino, esperta di web marketing.
“Dobbiamo tornare in strada e raccontare”, ha affermato Daniele Piervincenzi, cronista aggredito da un membro del clan Spada mentre girava un servizio di Ostia, “ci siamo troppo accomodati, ci siamo seduti sulle poltrone e abbiamo iniziato a parlare troppo tra noi. Il giornalismo d’inchiesta è il vaccino per sconfiggere le fake news, un giornalismo curato dall’inizio alla fine può essere un modo per smontare le notizie false”. Dello stesso avviso anche Emilio Orlando, giornalista di cronaca nera intervenuto nel confronto con Roberto Raschiatore, giornalista del quotidiano Il Centro.
Prima delle conclusioni Nicola Marini, tesoriere Odg nazionale, ha affrontato insieme a Pallotta e ad altri relatori il tema della deontologia nell’informazione del terzo millennio, mentre l’onorevole Stefania Pezzopane e Marco Cervellini, direttore della comunicazione della Polizia postale hanno discusso sul tema del bullismo.