Tagliacozzo. “Laudato si’, mi’ Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione”. Nell’anno del Giubileo della Misericordia, proclamato da papa Francesco con la bolla pontificia Misericordiae Vultus, il versetto del “Cantico delle Creature”di San Francesco ha un suono ancor più profondo per credenti, ma anche per pagani. Ieri, nel giorno della commemorazione del santo protettore della chiesa cattolica, del noto “poverello d’Assisi”, si è tenuta una solenne celebrazione all’interno del convento omonimo nel centro storico di Tagliacozzo, dove erano presenti le autorità dei comuni principali della Marsica. In particolare, davanti l’altare, spiccavano i gonfaloni delle città di Celano e Tagliacozzo. coincidenza particolare infatti, è il ricorrere del cinquecentesimo anniversario della traslazione del corpo di Beato Tommaso Da Celano a Tagliacozzo. Tommaso, il frate che più di tutti era interessato alla vita del patrono d’Italia tanto da comporne in onore vari scritti. Nella cittadina, dove si registra un forte interesse nei confronti della figura del frate, sono in corso da sabato diversi eventi commemorativi, con mostre, convegni, celebrazioni e riflessioni filosofiche che toccano il cuore di tutti, fedeli, ma anche pagani, o miscredenti. Nella celebrazione eucaristica di ieri, svolta nel convento dove è conservato il corpo di Tommaso, si è rinnovato anche il tradizionale rito dell’accensione della lampada votiva, che arderà durante l’anno vicino al corpo di Tommaso. “Bisogna sorpassare l’idea e la pratica dei confini nel cuore delle persone”, predica nell’omelia padre Attilio, che tra l’altro ha annunciato una prossima perigrinatio del corpo di Tommaso, durante la quale il frate verosimilmente tornerà a Celano. “In onore di queste due fondamentali figure come Tommaso e San Francesco, non può che trasparire al cuore un messaggio di costruzione di una civiltà dell’amore, della pace e della fratellanza”. Anche il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, particolarmente legato al convento, ha sottolineato al microfono l’idea di una maggiore condivisione della figura non solo religiosa, ma anche culturale di fra Tommaso. La scorsa domenica pomeriggio, inoltre, si è registrata una gran partecipazione nel convegno svolto nella sala del capitolo del convento di San Francesco, dove si è parlato in particolar modo sulle vite di Tommaso e san Francesco, con la partecipazione di Fra Eduardo Marazzi, Fra Luigi Martignani, fra Aleksander Horlowski che tra i vari aforismi e argomenti toccati, si è soffermato in particolar modo sul cambio evolutivo che colpisce le storiche generazioni umane, un’evoluzione che non per forza è lineare con il progresso. Un’evoluzione che colpisce tutti gli uomini, nel presente particolare, dove si registra un freddo contatto tra gli individui, alla ricerca di valori. Gran successo anche per le due mostre, allestite per l’occasione: l’arte contemporanea e antica si sono unite per la particolare commemorazione religiosa. Da una parte, “Frate Tommaso da Celano: una vita per Francesco” a cura dell’associazione culturale Antiqua, presso il Museo comunale di “San Francesco”, dove sono raccolti antichissimi manoscritti di fra Tommaso. Nella sala Tommaso da Celano, nella sala del Capitolo e nell’atrio del chiostro di san Francesco, invece, è stata inaugurata la mostra contemporanea dal titolo “Le cose di Francesco” dell’architetto. Lucio Rosato, a cura dell’associazione culturale Prospettiva Futura. L’ingresso per le mostre è gratuito e sarà possibile visitarle sino al termine del loro “soggiorno” a Tagliacozzo, ossia il 16 novembre. @RaffaeleCastiglioneMorelli