Tagliacozzo. Festa della Repubblica a Tagliacozzo nel ricordo dei Martiri della Libertà Pietro Ricci e dei fratelli Durante e Molle.
Nel maggio del ‘44 le vittime civili della ferocia nazista furono cinque e non quattro come ritenuto fino ad ora. In occasione della festa della Repubblica, il prossimo 2 giugno, l’Amministrazione comunale di Tagliacozzo ha deliberato il programma delle celebrazioni per cui, in virtù del fatto che “la Repubblica è donna”, la consueta allocuzione al Monumento ai Caduti quest’anno sarà tenuta dalla dirigente scolastica prof.ssa Maria Elena Rotilio.
A seguire avrà luogo la commemorazione di Pietro Ricci e dei compagni di sventura: i fratelli Mario e Bruno Durante originari di Meta di Civitella Roveto e i fratelli Angelo e Giuseppe Molle di Roccasecca. Solo qualche mese fa il medico e ricercatore storico dott. Giovanni De Blasis ha confermato che Pietro Ricci, di Santopadre in provincia di Frosinone, classe 1909, fatto prigioniero dalle truppe naziste nel suo paese, tradotto a Tagliacozzo, tenuto prigioniero e torturato nel casolare degli orrori, insieme agli altri quattro compagni di sventura, morì ucciso insieme a loro nel maggio 1944. I loro corpi, sepolti in una fossa scavata da una bomba nei pressi di Avezzano, lungo la Tiburtina Valeria, purtroppo, non sono stati ancora ritrovati. È tutto raccontato e documentato nel libro “I fratelli Durante. Storia di una famiglia e del sacrificio di due eroi per mano delle truppe tedesche” del medico rovetano.
“La tristissima vicenda vissuta da Vostro Padre, Pietro Ricci – scrive il Sindaco Vincenzo Giovagnorio ai figli Gemmina, Michelina, Natale, Giuseppe e Antonietta – e il tragico
epilogo qui a Tagliacozzo, nel maggio 1944, ad opera delle truppe di
occupazione nazista, sono stati da poco acclarati grazie alle ricerche del dott. Giovanni De Blasis e hanno subito spinto l’Amministrazione comunale e me a far incidere una lapide da apporre nel luogo ove venne tenuto prigioniero e ove
evidentemente visse le sue ultime ore di vita. È sicuramente poca cosa per il
Suo grande sacrificio, unito al sacrificio dei fratelli Mario e Bruno Durante originari di Meta di Civitella Roveto, e degli altri due fratelli Angelo e Giuseppe Molle di Roccasecca, ma è quanto mai necessario per perpetuare la memoria di questi cinque Giovani che videro le loro esistenze essere troncate da
una barbarie inumana nel fiore della loro età! Martiri della libertà, amiamo chiamarli! Poiché loro, a diverso titolo, credettero nella Libertà e combatterono contro l’oppressore e invasore nazista e contro il regime fascista che precipitarono il nostro Paese in un vortice orrendo: la pagina più buia della nostra storia recente!”
Poi il sindaco prosegue, nella lettera consegnata alla ottantaseienne Gemmina, cui ha fatto visita in Santopadre per consegnare l’invito alla cerimonia: “Il testo della prima lapide, fatta realizzare negli anni ‘50 e dedicata ai soli fratelli Durante, inizia con la frase “Indugia o viandante…” imperativo che
vale anche per le altre due lapidi, quella fatta incidere nel 2018 per i fratelli Molle (dopo che si conobbe anche la loro storia) e quella fatta incidere ora per Vostro Padre Pietro Ricci! Chiunque passi per questa nostra strada denominata “dell’Oriente”, perché conducente
all’omonimo Santuario mariano, si dovrà fermare a leggere i nomi dei nostri cinque giovani: Pietro, Mario e Bruno, Angelo e Giuseppe, strappati all’amore dei loro cari da mani brutali, condotti a forza nella nostra Città, tenuti prigionieri in questa campagna, torturati e uccisi chissà dove e chissà dove sepolti”.
La signora Gemmina ha raccontato al Sindaco che il papà Pietro venne fatto prigioniero, fuori della loro abitazione, perché consigliò a tre soldati tedeschi, che vestivano l’uniforme di paracadutisti inglesi, di dirigersi in altra direzione rispetto a quella in cui stavano andando altrimenti avrebbero incappato nelle truppe naziste (Santopadre dista pochissimi chilometri dalla “Linea Gustav” che aveva il suo centro di impatto in Cassino).
“Cari Gemmina, Michelina, Natale, Giuseppe e Antonietta, – conclude Giovagnorio nella sua lettera – Tagliacozzo sente pressante la responsabilità presso di Voi che associate il nome di questa
Città alla scomparsa del vostro Papà, ma, al contempo, la nostra Comunità
desidera, per il mio tramite, farVi giungere i sentimenti di grande affetto e partecipazione, nella speranza ora che il pensiero e la preghiera di suffragio possano essere di conforto a Voi e di sicuro giovamento all’anima eletta del Vostro Genitore”.
Per questo, il prossimo lunedì, a partire dalle ore 16.30, dopo l’omaggio al Monumento ai Caduti, il corteo muoverà verso il “Luogo della memoria”, in via dell’Oriente, dove sono state ricollocate le lapidi dei fratelli Durante e dei fratelli Molle e dove sarà svelata la lapide per Pietro Ricci.
Saranno presenti i discendenti dei cinque “Martiri della Libertà” con le rappresentanze delle amministrazioni dei comuni di origine: il Sindaco di Santopadre dott. Giampietro Forte e il consigliere prof. Franco Dei Cicchi; il Sindaco di Civitella Roveto dott. Luciano Scalisi; la dott.ssa Antonella Buffone sindaco di Balsorano e il consigliere Fernando Riccardi in rappresentanza del Sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco. Dopo la cerimonia civile , il parroco dì Tagliacozzo d. Ennio Grossi e d. Antonio Molle rettore della Basilica della Madonna di Canneto e nipote dei fratelli Molle, concelebreranno la santa messa in suffragio dei cinque giovani.