Tagliacozzo. La città di Tagliacozzo ha onorato la Festa della Liberazione con una partecipata e organizzata cerimonia nel Parco della Rimembranza.
L’antico e prestigioso concerto bandistico cittadino ha accompagnato il corteo di Autorità civili, militari e religiose, presieduto dal sindaco Vincenzo Giovagnorio e delle locali Associazioni fino al Monumento ai Caduti dove si sono svolti, secondo il cerimoniale, l’Inno d’Italia, l’alza bandiera, la deposizione di una corona d’alloro e il silenzio d’ordinanza.
L’allocazione ufficiale è stata tenuta dal sindaco emerito Dino Rossi che ha detto: “… il sacrificio di tanti Cittadini, morti durante tutte le guerre, ha garantito all’Italia una pace duratura e mai messa in discussione. Noi siamo debitori verso chi, con un ideale altissimo, lottò per la libertà e spesso dette la propria vita per essa. Ma anche verso quella generazione di politici che in quell’Ideale credette e fece proprio, consegnandoci un’Italia che ha bandito la guerra dalla propria Costituzione e che all’articolo 11 recita: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
“La pace non si incontra, ma si costruisce giorno dopo giorno”, ha proseguito, “ognuno può farsi costruttore di pace, partendo dal prossimo più vicino e allargandosi alla propria comunità perché il messaggio arrivi alla società intera e per farlo bisogna credere nei valori della famiglia, dell’amicizia, del rispetto per l’altro, del sacrificio. Vorrei chiudere con un’affermazione di Mario Luzi, il più grande poeta italiano dell’ultimo mezzo secolo, peraltro vincitore di un premio di poesia ‘Città di Tagliacozzo’ e per questo nostro graditissimo ospite: La libertà è una palestra nella quale bisogna scendere ogni giorno per non farla morire!”.