L’Aquila. “Un incontro che doveva servire per informare la collettività sugli eventuali sviluppi legati alla velocizzazione della tratta ferroviaria Roma – Pescara si è trasformato in una passerella pre-elettorale per il Presidente Marsilio e il suo partito. La governance regionale ha utilizzato il nome della Regione Abruzzo per mascherare i propri intenti propagandistici.
Tutto studiato nel dettaglio al fine di strappare applausi tra gli intervenuti. Peccato che, dopo non molto, la sala si è svuotata perché evidentemente non tutti erano lieti di farsi prendere in giro. Da Marsilio, infatti, abbiamo ascoltato una ricostruzione di comodo per nascondere le responsabilità del Governo nazionale relativamente alla sottrazione dei 620 milioni di euro destinati all’Abruzzo per il potenziamento della linea ferroviaria, di cui 210 milioni destinati alla Tagliacozzo – Avezzano e 124 milioni alla Sulmona – Pratola Peligna. Tutto ciò è inaccettabile”.
Lo afferma Giorgio Fedele, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, a margine dell’incontro che si è svolto ieri al Castello Orsini di Avezzano. Durante l’assise aperta al pubblico si è discusso sui progetti legati allo sviluppo della sopra citata tratta ferroviaria ma, oltre a verbi declinati al futuro che hanno tentato di rassicurare i presenti, non sono state date certezze ai cittadini.
“Non c’è stata fornita alcuna spiegazione valida perché, più semplicemente, sul piano tecnico non esiste. La precedente programmazione, redatta da RFI, sanciva non solo il finanziamento, tra gli altri, della tratta Tagliacozzo – Avezzano, cioè il lotto numero 4, ma ne stabiliva la compatibilità con il PNRR e il termine dei lavori per il 2026. La sottrazione dei fondi precedentemente stanziati dal Governo Conte quindi è stata una scelta politica a tutti gli effetti, non dettata da alcun tecnicismo”.
“Di fronte alla realtà dei fatti al Presidente Marsilio non resta che rifugiarsi nella propaganda ma a subirne le conseguenze sono, ancora una volta, i cittadini che vedono sfumare un’occasione irripetibile derivante dai fondi messi a disposizione dal PNRR che avrebbero consentito di avviare un’opera a lungo attesa. L’Abruzzo ha fatto un passo indietro: se prima avevamo fondi certi e un cronoprogramma ben definito, oggi non abbiamo più alcuna certezza ma solo tanta propaganda da parte del centrodestra regionale”, conclude.