Pescina. Da giorni i carabinieri erano sulle loro tracce, alla fine gli uomini della stazione di Pescina hanno arrestato una donna e denunciano il compagno di viaggio. È finita, così, la “corsa” dell’autovettura sospetta ricercata dai militari dell’arma negli ultimi giorni in tutta la Marsica.
Negli ultimi cinque giorni le attenzioni si sono concentrare su una utilitaria segnalata muoversi furtivamente lungo i paesi della conca del Fucino.
Gli uomini della stazione di Pescina sono riusciti a intercettare e bloccare l’auto segnalata dove viaggiavano una donna 29enne e un uomo 22enne, provenienti da un paese dell’est Europa ma domiciliati da tempo in Italia.
I militari operanti hanno rilevato che sul conto della donna pende un’ordinanza di custodia cautelare per furto aggravato in concorso, emesso dal GIP di un tribunale piemontese. E per questo l’hanno arrestata e hanno controllato l’auto utilizzata per gli spostamenti.
All’esito delle operazioni sono stati rinvenuti svariati gioielli in oro, bigiotteria, orologi, la somma contante di circa 6mila euro e diverse paia di scarpe. Per il materiale rinvenuto, non essendone giustificato il possesso, è scattato il sequestro ipotizzando, allo stato dei fatti, il reato di ricettazione in concorso a carico dei due.
Dai preliminari accertamenti, inoltre, nei confronti della donna è stato anche possibile ipotizzare il suo coinvolgimento in un furto aggravato ai danni di un’anziana di un paese vicino che, alcuni giorni prima, avvicinata con uno stratagemma lungo la strada di rientro verso casa, è stata privata del portafoglio con all’interno denaro contante.
Le fasi evolutive della vicenda sono state portate a conoscenza della procura della Repubblica di Avezzano che, ricevuti gli atti, ha convalidato il sequestro del materiale rinvenuto e iscritto i due fermati nel registro degli indagati per ricettazione in concorso e furto aggravato nei confronti della 29enne.
Mentre l’uomo è stato rilasciato, la donna è stata trattenuta e trasferita in carcere a disposizione del GIP del Tribunale piemontese che ha disposto la misura cautelare per il furto aggravato commesso nel proprio circondario.
Sono stati avviati gli accertamenti sugli oggetti in sequestro prevedendo la possibilità di individuare i legittimi proprietari anche attraverso la pubblicazione di foto degli oggetti stessi.