Avezzano. Vengono trovati con un agnello incapretatto vivo nell’auto e denunciati per maltrattamento di animali. È accaduto ad Avezzano dove la polizia stradale, coordinata dal comandante Alberto Ravanetti, ha intercettato un fuoristrada. Dopo essere stato fermato e sottoposto a controllo, è emerso che il mezzo stava trasportando un agnello incaprettato vivo pronto per essere sacrificato.
Sono stati denunciati per maltrattementi i due stranieri che erano in macchina e i due responsabili del mattatoio che hanno venduto animali vivi, pratica vietata dalla legge.
Gli agenti della stradale, dopo aver aperto e controllato il cofano della macchina, non riuscivano a credere ai loro occhi: a bordo c’era l’animale vivo e legato alle zampe. Un gesto che potrebbe ricollegarsi alla festa del sacrificio islamico, non permesso in Italia. L’uccisione degli animali, e anche il maltrattamento degli stessi, rappresenta una vera e propria mattanza.
L’agnello sarebbe servito per la “Festa musulmana del Sacrificio” (Id al-adha) che quest’anno ricorre dall’11 al 15 agosto. Si tratta dei giorni dedicati alla tradizionale celebrazione del calendario islamico. La festa prevede la preghiera comunitaria, ma anche la macellazione dell’agnello in ricordo del gesto biblico compiuto da Abramo.“
Molti sono stati gli episodi in Italia di maltrattamento degli agnelli, alcuni dei quali buttati lungo i fossati, o abbandonati vicino a una cabina o a un depuratore. Le quattro persone sono ora indagate da parte della Repubblica di Avezzano.