Avezzano. Aggredisce con il decespugliatore in confinante di terreno che finisce in ospedale a causa delle ferite riportate. Viene però condannato dal tribunale di Avezzano. La pena inflitta è di un anno e due mesi di reclusione. L’episodio è avvenuto al culmine di una lite ed è stato usato un decespugliatore a cui era applicata una lama d’acciaio.
I fatti risalgono al 2016 quando i familiari della persona ferita lo accompagnarono all’ospedale santissima Trinità di Sora era completamente coperto di sangue. Fortunatamente l’uomo, P.C., operaio di 43 anni, di Balsorano, si salvò ma si ritrovo ad affrontare una prognosi di 30 giorni per essere stato aggredito con il decespugliatore.
Sotto accusa, rappresentata dal pubblico ministero Andrea Padalino, finì Nicola Perruzza, 64 anni. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Sora, a scatenare la lite furono futili motivi legati a questioni di vicinato. Quella mattina del 16 aprile 2017 l’ennesima discussione scatenò la lite tra i due contendenti e il 64enne si scagliò contro il vicino con il decespugliatore che di solito usava per tagliare la siepe, ferendolo alle braccia e in altre parti del corpo.
A soccorrerlo furono la moglie e il figlio che lo trasportarono subito in ospedale a Sora. A seguito di quanto accaduto, l’accusato fu denunciato per lesioni aggravate e ora, davanti al giudice del tribunale di Avezzano si è tenuta l’udienza che ha portato a una condanna emessa dal giudice Marco Sgattone.