Magliano. Una femmina di camoscio appenninico, Sky, ospite dell’Area Faunistica del Camoscio di Rovere, ormai prossima al parto che avviene dopo circa 6 mesi di gestazione, è stata osservata nei giorni scorsi durante il servizio di vigilanza volontaria dalla Guardia Ecozoofila Sara Megale, così come è stato osservato il comportamento insolito del maschio Ago. In natura le femmine gravide si isolano su zone scoscese e irraggiungibili, dove si sentono più al sicuro, per partorire in genere un cucciolo. Si assiste quindi alla formazione di “asili nido”, cioè gruppi formati da una o più femmine adulte che si alternano con le altre madri nella custodia di numerosi piccoli in modo da consentire alla madre di potersi più facilmente nutrire, senza impegni di allattamento e di sorveglianza. I maschi adulti invece tendono a essere solitari e a rimanere nelle zone boscose, raggiungendo le femmine in quota solo per il periodo riproduttivo.
L’altra mattina la cucciola di un anno Hope, visibilmente nervosa e spaventata, vagava nell’Area Faunistica con aria smarrita avendo perso il suo punto di riferimento la mamma Sky che si è isolata. Il papà Ago la seguiva come un’ombra per darle tranquillità e farle sempre sentire la sua vicinanza. Si tratta questo di un evento eccezionale che non avviene in natura. Nell’Area Faunistica essendoci una sola famiglia di camosci il ruolo del padre è molto importante: Ago si sente in dovere di prendersi cura di sua figlia Hope.