L’Aquila. “Il nostro legame con la Montagna affonda le sue radici nel passato, anche prima della nascita della Federbim stessa, per questo motivo ci teniamo, in modo particolare, a celebrare oggi 11 dicembre, la giornata internazionale della Montagna”. Queste le parole di Federbim, Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano che rappresenta 68 Consorzi BIM e oltre 2.200 Comuni montani.
“Come non citare la L. 959/53, la nostra legge madre, nonché una delle leggi più importanti nella storia italiana per la Montagna”, prosegue la nota, “che cambiò il paradigma in atto fino agli anni ‘ 50 passando da un bieco sfruttamento di risorse ad una più ampia politica di sviluppo. Grazie a questa legge -chiarisce la Federbim- vennero costituiti i Bacini Imbriferi Montani con il preciso scopo di ripagare i popoli montani della deprivazione della risorsa idrica grazie al sovracanone BIM e nel contempo di fornire un nuovo strumento finanziario di aiuto all’economia montana, troppo trascurata negli anni addietro. Nel 2002 quando l’ONU dedicò questa giornata alla Montagna, la Federbim è stata tra gli Enti presenti, con il chiaro obbiettivo di promuovere l’importanza degli ecosistemi montani nel mondo.
“La Montagna vuole rispetto’ fu lo slogan il 24 ottobre 2007, quando la Federbim in accordo con L’UNCEM, Legautonomie, Federforeste, CAI e con il sostegno del GAM, mobilitò più di trentamila persone a Roma contro il progetto che prevedeva la soppressione di circa 100 comunità montane. E come non sottolineare l’importanza della convenzione con l’università della Montagna di Edolo, collaborazione nata nel 2011 ma ancora oggi in atto, che prevede collaborazione scientifica e supporto alla didattica. Questi sono solo alcuni esempi del nostro pluriennale impegno -si legge ancora nella nota- ma in questa importante giornata in cui si celebra la montagna riaffiorano le parole di Paolo Cognetti, vincitore del premio Stega nel 2017, con il romanzo Le otto montagne: La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio tempo e misura“, conclude.