Avezzano. “Dopo la chiusura del Day surgery, i vertici della Asl e il centrodestra stanno mettendo in ginocchio un’altra eccellenza del nostro territorio: il reparto di ortopedia dell’ospedale di Avezzano, capace di gestire circa 1300 prestazioni all’anno, che viene colpito dalla miopia e dal disinteresse dell’amministrazione politica e sanitaria.
Nonostante i carichi di lavoro ben superiori, la dotazione di personale del reparto di ortopedia è del tutto insufficiente rispetto a quella di altre realtà della nostra Asl. La forte carenza grava, inevitabilmente, sia sull’efficienza dei professionisti, costretti a fare turni massacranti anche solo per garantire l’ordinario, nonché sull’immagine dell’azienda e del presidio, che vede svilire un altro dei fiori all’occhiello della struttura. Il tutto a danno dei cittadini che hanno bisogno delle prestazioni sanitarie”.
Lo afferma il Consigliere regionale M5S Giorgio Fedele, che prosegue nella sua analisi: “Dal momento che la Asl ha rinunciato al bando pubblico per portare degli strutturati a lavorare nel reparto, la scelta per reclutare personale è quella di affidarsi esclusivamente a contratti di somministrazione, con operatori sanitari non ancora formati che necessitano di un affiancamento per entrare in funzione a pieno regime. Tuttavia, questi rapporti di lavoro durano poche settimane o, nei casi più gravi, pochi giorni, portando a un ricambio continuo in corsia che non consente di fare una formazione efficace, che non dà un effettivo valore aggiunto alla struttura e che, di fatto, fa perdere tempo prezioso al personale incaricato dell’affiancamento. Inoltre, con la chiusura del Day surgery, i carichi di lavoro si sono ulteriormente aggravati, andando a colpire un reparto già messo in difficoltà. Questa criticità sta già pesando e continuerà a pesare su tutti i reparti chirurgici, nonché su tutti gli altri reparti che facevano riferimento al Day surgery”.
“Di fronte a una situazione di fatto critica” incalza Fedele “in tutta risposta la dirigenza della Asl ha pensato bene di spostare un medico di ortopedia dall’ospedale di Avezzano a quello dell’Aquila, a conferma di quanto poco si sia tenuto in considerazione il territorio della Marsica”.
“In questo contesto di una gravità assoluta, non sono disposto a fare un solo passo indietro a tutela dell’ortopedia e di tutta la sanità marsicana. Non solo ma, viste le gravi lacune e mancanze che si riscontrano su tutto il territorio, farò un’indagine a tappeto sull’attività dell’Azienda nel suo complesso, e porterò in Consiglio regionale ogni singola irregolarità che dovessi riscontrare per chiederne conto alla maggioranza di centrodestra. Per troppo tempo abbiamo visto la Marsica venire mortificata dalle scelte penalizzanti della politica, e adesso è il momento che si diano spiegazioni reali ai cittadini, assumendosi le responsabilità del caso”, conclude.