Avezzano. “Il bilancio dei cinque anni dell’amministrazione Marsilio non può che essere fallimentare su tutti i fronti”, dichiara Giorgio Fedele, Consigliere regionale uscente del Movimento 5 Stelle, che non lesina critiche all’operato del governo regionale di centrodestra targato Marco Marsilio. Fedele, classe 1985, nato ad Avezzano, nella legislatura uscente è stato il più giovane Consigliere regionale presente in Consiglio. Sanità, agricoltura, sociale e infrastrutture sono stati i temi dei quali più si è occupato in questi cinque anni.
Lei ha più volte, e duramente, contestato l’operato del governo regionale uscente riguardo le politiche di tutela del comparto agricolo fucense. I danni da maltempo sono stati spesso al centro dei suoi interventi sia in Consiglio regionale che a mezzo stampa…
In questi anni il Presidente Marsilio e l’Assessore Imprudente si sono fatti spalle larghe parlando del Fucino come eccellenza della nostra regione ma nessuno di loro, e della loro maggioranza, ha adottato quelle politiche di valorizzazione e potenziamento annunciate all’inizio del mandato. Abbiamo sentito e letto proclami, promesse, annunci e progetti che sono rimasti tali solo su carta. Un’infinita di parole e slogan di cui nessuno ne sentiva il bisogno. La Marsica, e quindi l’area fucense, è stata concretamente trattata come un territorio di serie B, questa è la verità. L’ultima beffa, in ordine di tempo, riguarda i mancati rimborsi per danni da maltempo subiti dagli agricoltori fucensi che, tra aprile e giugno 2023, sono stati falcidiati da piogge torrenziali che hanno compromesso il raccolto e generato un danno economico esorbitante. Eppure l’Assessore Imprudente, bravissimo a parole durante le sue infinite passerelle pre elettorali e di campagna elettorale, aveva promesso indennizzi e tutele a supporto del comparto agricolo marsicano. Oltre al danno anche la beffa perché il decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha riconosciuto i rimborsi solo per quei viticoltori le cui produzioni sono state attaccate dalla peronospora che ha attaccato il settore degli ortaggi (insalata, finocchi, pomodori, spinaci e molti altri) provocando danni massici quasi all’80% della produzione totale, causando danni alle patate (per il 60% della produzione), alle carote (per il 50%), al settore cerealicolo (per il 60%), alle carote (il 40%). È assolutamente incomprensibile come coloro che hanno subito un tracollo così ingente delle produzioni siano rimasti senza alcun tipo di rimborso. Una differenza di trattamento inspiegabile, una discriminazione netta ma voluta. Gli imprenditori agricoli marsicani meritavano più attenzioni e non cinque anni di promesse non mantenute.
Ha finanziato in diverse occasioni la manutenzione e messa in sicurezza delle strade fucensi. Si aspettava maggiori investimenti da parte dell’amministrazione regionale del Presidente Marsilio?
Non solo mi aspettavo più attenzioni, come del resto tutti i cittadini del territorio, ma anche una strategia sul medio lungo termine in grado di assicurare quegli investimenti necessari per rendere più sicure le strade fucensi. La manutenzione deve essere costante e non occasionale. Attraverso alcuni miei emendamenti sono riuscito a finanziare circa mezzo milione di euro per questi lavori, ed è un risultato importante arrivato grazie a un impegno costante in questi anni ma la Regione, sotto la guida del Presidente Marsilio, ha perso circa la metà dei fondi integrativi che lo Stato aveva assegnato all’Abruzzo per sopperire all’aumento dei costi dei materiali e garantire, così, la realizzazione delle opere di sicurezza stradale programmate con i fondi europei 2021/2027. Dei circa 2,8 milioni di euro perduti, 1,2 erano destinati alla provincia dell’Aquila e, in particolar modo alla Marsica. Non sono stati recepiti i fondi integrativi per le strade provinciali e comunali del comprensorio del Fucino (che hanno perso 400mila euro) e la S.P. 63 Simbruina, la provinciale che dovrebbe collegare Capistrello a Campo Staffi ma chiusa da anni (che ha perso la somma più ingente: 800mila euro). Complessivamente, su circa 6 milioni messi a disposizione dallo Stato per sostenere i maggiori costi delle opere, la Regione Abruzzo non è stata in grado di ottenere 2,8 milioni di euro perché non sono stati pubblicati i bandi o inviate le lettere di invito alle imprese entro il termine, del 31 marzo 2023, indicato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS). Uno dei tanti fallimenti dell’amministrazione Marsilio.
Non ha lesinato critiche riguardo la cessione dell’impianto di lavorazione del Covalpa, affermando che la Marsica sia stata scippata di qualcosa che gli spettava…
Nonostante le promesse che i fondi ricavati da quella vendita sarebbero rimasti nella Marsica, Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia hanno sottratto al territorio ben 6 milioni di euro, con il benestare dei Consiglieri marsicani del centrodestra che hanno buttato fumo negli occhi dei loro stessi concittadini pur di giustificare l’ingiustificabile. Dei famosi sette milioni di euro ricavati dalla vendita, 1 è rimasto al Covalpa come da normativa, e solo 1 milione è rimasto a beneficio di una parte del territorio marsicano per la manutenzione delle strade fucensi. Gli altri fondi sono stati ripartiti in 2 milioni di euro per la progettazione delle sedi istituzionali della Regione Abruzzo, che hanno riguardato la sede unica degli uffici regionali a Pescara, e altri 3 milioni sono stati utilizzati per sanare i debiti della Regione con Agea. Come se questo non bastasse, è da sottolineare che le briciole rimaste in Marsica non sono state messe a disposizione di tutti i territori, ma solo di cinque Comuni, che il caso ha voluto fossero tutti amministrati dallo stesso colore politico della maggioranza in Regione. Quei fondi sarebbero dovuti rimanere nella Marsica perché il nostro comparto agricolo ha vissuto e sta vivendo un momento di grande difficoltà generata dall’aumento dei costi, delle materie prime, dell’energia e del carburante. Intere aziende sono in crisi e avremmo ragionato volentieri su proposte di sostegno a queste categorie. Un accadimento gravissimo, una macchina che Marsilio e il suo centrodestra si porteranno dietro come un’onta.
In chiusura: sembra che sulla tratta ferroviaria Roma – Pescara qualcosa si stia muovendo. Lei ha più volte ricordato come i fondi per il finanziamento dell’opera erano stati stanziati dal governo dell’allora presidente Giuseppe Conte. Crede che la soluzione sia finalmente vicina?
Al centrodestra che in questi cinque anni ha governato Regione Abruzzo dobbiamo riconoscere una cosa, e cioè che a buttare fumo agli occhi dei cittadini sono stati dei maestri. Hanno avuto il coraggio di mentire, di rigirare i loro sbagli per addossarli a qualcun altro ma, se i cittadini di ogni angolo di Abruzzo li hanno contestati e continuano a contestarli, qualcosa vorrà pure dire. Il governo Meloni ha tolto all’Abruzzo circa 620 milioni di euro che, insieme al Presidente Conte, avevamo fatto stanziare per la realizzazione dell’opera, e lo ha fatto per destinarli a vantaggio di altre Regioni. Marsilio ha dimostrato ancora una volta di essere il luogotenente della Premier in Abruzzo piuttosto che un governatore che ha come priorità quella di difendere gli interessi del territorio e di chi lo abita. Non c’è stato nessun tecnicismo dietro lo scippo dei fondi del PNRR per la velocizzazione della tratta ferroviaria ma un’inaccettabile scelta politica attuata dal governo nazionale di centrodestra. È stata un’enorme perdita per la nostra regione e soprattutto un grave danno per le aree interne che sono rimaste e rimangono sempre più isolate e abbandonate a loro stesse. Prima avevamo dei fondi certi e un cronoprogramma certificato dai tecnici ma oggi, a causa di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, rimane solo tanta propaganda e l’amarezza di vedere l’Abruzzo in mano a chi non ha a cuore il suo futuro. Una vergogna che non laveranno facilmente dal loro curriculum politico e che gli abruzzesi pagheranno in prima persona.