Tagliacozzo. “Il fatto che anche su quello che è accaduto possano esserci strumentalizzazioni politiche mi lascia allibito”. A parlare è il sindaco di Tagliacozzo, al centro della vicenda che visto le sua tre auto di famiglia andare a fuoco nella notte. Dopo le prese di posizione politiche riguardo alla tipologia dell’incendio (doloso o accidentale), tra cui quelle di due parlamentari (gli onorevoli Filippo Piccone dell’Ncd da un lato e di Gianni Melilla di Sel dall’altro), ora il primo cittadino Maurizio Di Marco Testa chiede di lasciare spazio alle indagini e non alle polemiche. “Ho visto chiaramente con i miei occhi che le persone riunitesi mercoledì mattina erano lì per dichiarare la loro difesa alla legalità, il loro sostegno allo Stato, a prescindere anche dall’incendio avvenuto”, ha esclama, “nell’esprimere la solidarietà verso di me per il ruolo e per la persona. Sia l’assessore Gabriele Venturini che il consigliere Vincenzo Montelisciani hanno ben chiarito nei loro interventi l’eventuale possibilità di un incendio accidentale, come io stesso mi auguro, fin dall’inizio, che risulti dagli esami tecnici”. Pongo la massima solidarietà e fiducia nella magistratura affinché si faccia luce su questo caso e si chiuda definitivamente questo brutto periodo che non mi lascia dormire. Vorrei solo la serenità per la mia famiglia e per la comunità di Tagliacozzo. Il fatto che anche su questo”, sottolinea, “potrebbero esserci strumentalizzazioni politiche mi lascia allibito. È questo il vero male nella città”.
In seguito all’indebolirsi dell’ipotesi attentato, almeno rispetto ai primi giorni, ieri i consiglieri Alfonso Gargano e Roberto Giovagnorio hanno presentato al Prefetto dell’Aquila una segnalazione per far luce sul presunto procurato allarme in merito alle dichiarazioni dell’assessore Gabriele Venturini e Vincenzo Montelisciani sull’ipotesi di attentato: “visto l’accaduto ci rivolgiamo al Prefetto, per la sua sensibilità dimostrata su ogni tematica della nostra provincia, nel voler riportare serenità e chiarimenti nella nostra cittadina”. Non sono state infatti ancora trovate ancora tracce di materiale esterno alle auto che possano indurre ad un atto doloso, ma solo il punto di innesco, cioè all’interno della Fiat Cinquecento. Tuttavia, ora sarà il responso del nominato consulente tecnico Cristiano Ruggeri a dare l’esito definitivo. Prima di questi accertamenti, in base agli elementi raccolti fino a ora, prevale l’idea di un atto accidentale, ma il dolo non può essere escluso ovviamente a priori, e certamente non può essere escluso prima delle analisi del perito, ma solo dopo gli accertamenti. Sembra però che Gargano e Giovagnorio si siano opposti al clima di tensione sollevato nella cittadina, facendo leva forse proprio sulla manifestazione di solidarietà al sindaco avvenuta mercoledì mattina.
D’altra parte, l’assessore Gabriele Venturini e il consigliere Vincenzo Montelisciani hanno commentato in questo modo la vicenda: “Le denunce di Gargano e Giovagnorio ci sembrano ridicole e assurde, perché anche loro, in qualità di consiglieri hanno sottoscritto il documento approvato dal Consiglio Comunale, che convocava la manifestazione di mercoledì”. In effetti, nel consiglio comunale straordinario di domenica svoltosi di fronte ad una numerosa folla di cittadini, i consiglieri Gargano e Giovagnorio hanno votato davanti a tutti la loro solidarietà al sindaco e in seguito sottofirmato l’iniziativa della manifestazione svoltasi mercoledì. Invece, sembra che nella riunione di sabato, per approvare o meno il documento con i punti principali da discutere nel consiglio di domenica mattina, fosse presente solo il consigliere Vincenzo Montelisciani tra i membri dell’opposizione. In ogni caso, alla fine della riunione, domenica mattina il verbale che promuova la manifestazione risulta sottofirmato all’unanimità. “Abbiamo sempre manifestato la nostra solidarietà al sindaco e alle istituzioni”, continuano Montelisciani e Venturini, “sottolineando sempre l’incerta natura dell’atto, seguendo la linea resa esplicita dal consiglio comunale straordinario di domenica con tanto di documento sottoscritto all’unanimità. Le loro ambiguità di questi giorni”, concludono, “la dicono invece lunga sull’opportunismo dei soggetti in questione; d’altra parte siamo contenti che la popolazione di Tagliacozzo abbia dimostrato di saper reagire con unità, sobrietà, decisione e compostezza e ci dispiace che i cittadini debbano assistere a questo teatrino così squalificante che danneggia tutta la cittadina”.
Sui social è partito l’hastag #querelatecitutti. Idea di alcuni cittadini che hanno espresso la loro solidarietà a Venturini e Montelisciani, ma soprattutto che hanno sottolineato la partecipazione cospicua del popolo a una manifestazione caratterizzata non solo dalla solidarietà al sindaco, ma soprattutto dalla contrarietà generale alla violenza in difesa delle Istituzioni, a prescindere dall’eventuale dolosità dell’atto specifico. Una manifestazione, quindi, che era basata, a dire degli organizzatori, sui principi di democrazia su cui fonda la Repubblica Italiana. In conclusione, quindi, seppur le indagini dovessero dare l’esito di un’autocombustione, la cittadina sembra riportare un’ulteriore ferita a seguito di questo forte frazionamento all’interno del consiglio, che si aggiunge a uno status tensione di questo nero periodo, dal quale ci si può riprendere solamente manifestando compattezza e amore per il territorio. Raffaele Castiglione Morelli