Nell’agendina che tiene in mano ci sono appunti presi qui e là e tante idee da sviluppare. E poi fogli, post-it, qualche biglietto da visita e dei santini pronti da consegnare. Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie e presidente Uncem Abruzzo, è un amministratore metodico che passa molto tempo della sua giornata a leggere e studiare. La campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, dove è candidato come consigliere regionale nella lista del Partito democratico con Luciano D’Amico presidente, è ormai alle battute finali, ma i chilometri da fare sono ancora tanti.
“La nostra Regione è fatta di tante realtà diverse”, racconta Berardinetti, “ognuna delle quali ha le sue potenzialità e le sue criticità. La provincia dell’Aquila, e nello specifico la Marsica, la Valle Peligna, l’Alto Sangro e tutto l’hinterland aquilano, soffrono ormai da decenni a causa dello spopolamento che sta portando soprattutto i paesi più piccoli a spegnersi anno dopo anno. Questo problema, legato poi alla migrazione di tanti giovani che partono per andare a studiare e non ritornano più e alle poche nascite, sta rendendo sempre meno attrattive le nostre comunità”.
Per cercare di invertire la tendenza c’è bisogno di politiche contro lo spopolamento e soprattutto c’è bisogno di creare delle alternative che possano invogliare i giovani a tornare o a restare per continuare a far vivere i paesi.
“I paesi del nostro territorio hanno tante potenzialità ma spesso non sono adeguatamente sfruttate”, continua Berardinetti, “questo, se unito alla carenza di servizi e alla mancanza di lavoro, spinge inevitabilmente i giovani a non restare o a non tornare nella loro terra. Non possiamo sperare che aprano fabbriche o arrivino dal cielo posti di lavoro, dobbiamo lavorare per creare le condizioni. Vanno quindi potenziate le politiche che incentivano giovani, e non, ad aprire piccole attività, negozi di vicinato, edicole e qualsiasi tipo di realtà che possa offrire dei servizi. È inutile che si fanno bandi e iniziative per promuovere il turismo e poi abbiamo paesi dove purtroppo anche l’ultima bottega ha chiuso”.
Prima di pensare alla domanda, però, secondo Berardinetti è importante anche potenziare l’offerta con misure ad hoc per le aree interne. A Sante Marie, parte e arriva il Cammino dei Briganti, un percorso ad anello di oltre 100 chilometri ideato da Luca Gianotti e sostenuto dall’amministrazione comunale, che ogni anno è frequentato da migliaia di camminatori.
“A Sante Marie”, aggiunge Berardinetti, “grazie al Cammino dei briganti, arrivano camminatori da tutta Italia e, negli ultimi anni, anche dall’Europa. Intorno a questo importante Cammino, uno dei più frequentati d’Italia, sono nate tante piccole attività che hanno attivato una micro – economia prima inesistente. Parallelamente abbiamo poi valorizzato la storia del paese, con il museo del brigantaggio e dell’unità d’Italia e l’esposizione permanente delle radio d’epoca, la natura, grazie alla riserva naturale grotte di Luppa dove si trova la grande panchina meta di centinaia di visitatori, e poi lo sport all’aria aperta con la ciclovia della castagna e le pareti d’arrampicata”.
Per il candidato alla carica di consigliere regionale Berardinetti “i nostri paesi, come è stato detto migliaia di volte, non hanno nulla da invidiare ai borghi umbri o toscani dove ormai si vive solo grazie al turismo lento. È fondamentale quindi creare una rete sostenuta dalla Regione e proiettata sul mercato nazionale e internazionale che possa valorizzare, promuovere e far conoscere questo territorio, con le sue bellezze e le sue peculiarità, in modo tale da attrarre turisti e rivitalizzare le nostre comunità. L’intuizione e la forza di volontà di amministratori comunali e addetti ai lavori non basta, c’è bisogno di una cabina di regia in grado di sostenere e accompagnare i territori in questo percorso”.