“Facciamo una vita da nomadi, un po’ come le nostre api. Qualcuno potrebbe vergognarsi di un’esistenza del genere, per noi è normale così ed è l’unico modo che conosciamo per produrre miele di qualità“. In questa frase, spontanea e genuina, potrebbe racchiudersi tutta la filosofia che anima Walter Pace e i suoi figli. Parliamo di Apicoltura Colle Salera, azienda di Pratola Peligna già ben nota agli appassionati di miele e derivati, visto che da anni fa incetta di premi e riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi nazionali e internazionali.
Un’attività nata per hobby, come spesso accade a tanti apicoltori “della domenica”, e poi cresciuta in maniera esponenziale fino a lavorare svariati quintali di miele l’anno. Dalle varietà più classiche e conosciute, come il millefiori, l’acacia, il castagno, gli agrumi, a specialità rare e territoriali, come la santoreggia di montagna o la stregonia. Tutto, rigorosamente,biologico.
E già, perché quando c’è di mezzo il miele si dovrebbe parlare sempre al plurale. Non c’è mai un unico prodotto, ma un nettare dai mille colori e sfumature, che ha un ruolo cruciale nel mantenimento di un ecosistema naturale sano, garantendo l’impollinazione della flora spontanea e la protezione della biodiversità . Lo sanno bene da Apicoltura Colle Salera, visto che hanno fatto del rispetto dei cicli e dei tempi della natura una filosofia di vita.
“Ci spostiamo con le nostre arnie in tutto in Centro e Sud Italia“, ci raccontano, “il nomadismo è fondamentale, perché bisogna portare le arnie sui luoghi di fioritura, nei vari periodi della stagione. Se c’è una fioritura speciale, noi ci andiamo, che sia Puglia, Basilicata o Emilia Romagna”.
“Abbiamo allestito un camion speciale modificato apposta per l’apicoltura: oltre a consentirci il trasporto delle api e di tutto il materiale al seguito, ci sono due cabine letto. A volte si dorme in hotel, ma ci sono momenti in cui è meglio dormire all’aperto, per presidiare i mezzi con cui ci spostiamo. Noi viaggiamo di notte, per far stare le api più fresche e non stressarle. Il caffè la mattina ce lo facciamo sulla brace. Mangiamo in apiario, dormiamo nel camion, attrezziamo tende di emergenza per controllare che tutto vada per il meglio. Per noi, questo lavoro può essere fatto in maniera seria solo così…“
Tanti sacrifici sono ripagati da un apprezzamento diffuso di critica e pubblico. Oltre ai tanti clienti privati, che una volta assaggiati i loro mieli difficilmente tornano indietro, Walter e i suoi figli hanno stretto importanti accordi commerciali con la grande distribuzione (Conad e Carrefour), con una onlus che impiega ex-detenuti per riabilitarli ad una vita dignitosa ed etica, e infine sono presenti anche su Amazon, ben consapevoli che un’attività antica e legata alla natura come la loro, merita di essere raccontata in maniera efficace e moderna.
Nei prossimi mesi ve li faremo conoscere meglio. Seguiteci!