Luco Dei Marsi. La storia di Silvana e Quirino, moglie e marito da più di 10 anni, è tutta da ascoltare. La vicenda inizia a giugno del 2019 quando la coppia decide di trasferirsi a Siviglia, città natale di Silvana, situata nel sud della Spagna.
Fin qui niente di strano, la famiglia si è subito ambientata nella nuova città e tutto sembrava andare per il meglio, anche con un trasloco sopra il Mediterraneo da finire.
Quirino, per motivi di lavoro, viaggia spesso in giro per il mondo e il caso ha voluto che, mentre venivano emanate le misure di lockdown generale, lui si trovasse nel suo paese natale: a Luco dei Marsi, a ben più di 2.000 chilometri di distanza da sua moglie e dai suoi due figli.
È qui che inizia il racconto di Silvana, che ci ha contattati per spiegarci quanto sta accadendo. È ormai da tempo che invia email alle ambasciate, al comune di Siviglia e alle televisioni locali andaluse in cerca di un aiuto. Quirino ancora non è residente nella città di Siviglia e ciò rende ancora più difficile la riunificazione della famiglia. In teoria Quirino, lo scorso 19 marzo, avrebbe dovuto compilare gli ultimi documenti per risultare a pieno titolo cittadino sevillano, cosa che non è stata possibile appunto per le misure preventive predisposte per il covid-19.
“Speriamo di riunirci il prima possibile” ci racconta Silvana, “rimanere in casa è già di suo difficile ma farlo con questa ulteriore complicazione non aiuta di certo. La mia preoccupazione”, continua Silvana, “è che io mi ammali senza sapere a chi poter lasciare i bambini, non potendoli portare tanto meno a casa dei parenti che ho qui. Una situazione simile succede quando devo andare a fare la spesa e sono costretta, anche se per poco tempo, a lasciarli in casa da soli a 11 e 7 anni.”