Avezzano. Fa arrivare un bambino in Italia in modo illegale, promettendo alla mamma del piccolo di fargli dare il permesso e di regalargli una vita serena in cambio di 4.000 euro. Invece poi lo costringe, anche con le botte, a vendere gli accendini per strada. Sembra una storia triste di Natale, invece è la realtà, è il triste destino del piccolo Mostafa, costretto già da piccolo a subire la violenza e i soprusi della società. Un uomo di 58 anni, marocchino, ora rischia una condanna per estorsione e maltrattamenti su minore. Dovrà comparire davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Maria Proia, tra due giorni. Tutto è iniziato quando l’uomo, conoscente e connazionale della mamma del piccolo, si offre di aiutarla in cambio di denaro a far arrivare il bambino in Italia e di fargli concedere un permesso di soggiorno. Chiede una cospicua somma di denaro alla donna e prende in cura il bambino. Passa a prenderlo a casa di lei, che vive a Pescina, e lo porta ad Avezzano. La mamma pensa che l’uomo si stia occupando delle formalità burocratiche. Invece scopre subito una diversa realtà. Il bambino, spesso viene preso mentre sta giocando con altri ragazzini del suo quartiere, anche minacciato, spesso picchiato. Va invece a vendere gli accendini per le strade di Avezzano, obbligato poi a dare il ricavato al suo aguzzino. Lo straniero lo spaventa affermando che avrebbe fatto del male a sua madre se avesse detto qualcosa e se non avesse fatto quello che gli chiedeva.ma non va a fare le carte per l’agognato permesso. Alla fine, quando la mamma scopre tutto, assistita dagli avvocati Gianluca e Pasquale Motta, denuncia l’uomo che finisce sotto processo. Ora il bambino è libero, ma quell’esperienza lo ha segnato per sempre.