Avezzano. Si intitola “I tesori dell’ex Lago” ed è la mostra, dedicata al Fucino e al suo territorio, inaugurata venerdì nello spazio “CasAbruzzo” in via Fiori Chiari a Milano, allestito dalla Regione in occasione dell’Expo. L’iniziativa – che continuerà fino al prossimo 7 ottobre – è stata presentata dal Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, dal Consigliere Segretario Giorgio D’Ignazio, dal Vice Sindaco di Avezzano Nando Boccia e dal Direttore dell’Istituzione Centenario Terremoto della Marsica Sergio Natalia. Alla cerimonia sono intervenuti anche gli studenti degli istituti marsicani che hanno vinto il concorso “Come i giovani immaginano il futuro di Avezzano e della Marsica”, bandito nei mesi scorsi dal Consiglio regionale, in occasione del centenario del sisma del 1915: Marica Pecce dell’Istituto Superiore “Arrigo Serpieri” di Avezzano; Irina Nicoletta Puie dell’Istituto tecnico per il turismo di Tagliacozzo; Alessandro Del Roscio, Rossella D’Angelo e Davide D’Angelosante dell”Istituto “Maiorana” di Avezzano e Clara Bianchi del Liceo Scientifico di Avezzano. La mostra ripercorre non solo alcuni frammenti del terribile terremoto di 100 anni fa, ma offre anche uno spaccato dei tesori della Marsica: dai Cunicoli di Claudio ad Alba Fucens, passando dal settore agroalimentare di quello che viene considerato “l’orto d’Italia”. “L’identità storica di un territorio è uno dei beni più preziosi da salvaguardare e consegnare alle giovani generazioni – ha sottolineato Di Pangrazio – le radici sono la base e insieme la forza di una comunità. Per questo, come massima Istituzione regionale, abbiamo voluto che nell’ambito delle celebrazioni per il centenario ci fosse uno spazio completamente dedicato ai giovani. Così è nata l’idea del concorso per gli Istituti superiori della Marsica e di premiare i vincitori con un viaggio a Milano, in occasione dell’Expo. Storia, religione, costumi, tradizione, famiglia, arte, cultura, descrivono la dimensione di vita comunitaria che attraverso la condivisione di un sistema di gesti, azioni, situazioni crea consapevolezza identitaria”.