Ortucchio. C’è anche un pezzo di Marsica nel cortometraggio realizzato da Gabriele Salvatores per l’Expo di Dubai. Si tratta del centro spaziale del Fucino che, insieme ai confetti di Sulmona e all’artigianato di Scanno, rappresenterà il made in Italy all’Expo di Dubai.
Il premio ha scelto questi tre importanti simboli per raccontare l’Italia dell’artigianalità e della bellezza alla prossima esposizione mondiale. Un importante pezzo di Abruzzo che si unirà ai menù rigorosamente tricolore preparati dallo chef pluristellato Niko Romito nello spazio Italia.
L’Abruzzo, quindi, sarà rappresentato all’Expo da tre diverse facce della regione che Salvatores ha saputo catturare e riproporre nel suo cortometraggio rigorosamente in bianco e nero. Nel trailer si vede uno spaccato del centro spaziale del Fucino, il primo e più importante teleporto al mondo per usi civili. Le telecamere di Salvatores, che quest’estate hanno girato in lungo e in largo l’Italia, sono entrate a Telespazio, società controllata da Leonardo, per raccontare l’innovazione delle comunicazioni in Italia.
Nel cortometraggio, che sarà presentato in occasione dell’Expo di Dubai che inizierà il primo ottobre, ci sono tre riprese aeree dell’Abruzzo il Ponte del Mare a Pescara, Campo Imperatore e la Costa dei Trabocchi e altre tre che rappresentano invece “arti artigiane e manifatturiere dell’agroalimentare, della meccanica, del design e dell’esercizio delle tecnologie più sofisticate” e sono l’arte orafa di Scanno, la fama internazionale dei confetti di Sulmona e l’innovazione delle comunicazioni di Telespazio nel Fucino.
Saper fare – Centro spaziale del Fucino di Telespazio (L’Aquila)
Il Centro spaziale “Piero Fanti” del Fucino (L’Aquila) di Telespazio – una società controllata da Leonardo – è, con le sue 170 antenne paraboliche su 370.000 mq di superficie, il primo e più importante teleporto al mondo per usi civili. Operativo dal 1963, rappresenta oggi un fiore all’occhiello per Leonardo e per l’industria aerospaziale europea, con attività che spaziano dal controllo in orbita di satelliti ai servizi di telecomunicazioni, televisivi e multimediali. Al Centro spaziale lavorano circa 250 addetti fra ingegneri, tecnici specializzati e personale operativo e hanno sede anche il Centro di Controllo della costellazione satellitare italiana per l’osservazione della Terra COSMO-SkyMed e uno dei Centri di Controllo (GCC) che gestiscono il sistema europeo di navigazione e localizzazione satellitare Galileo. Il Galileo Control Centre è un’infrastruttura di circa 5000 mq che garantisce l’elaborazione e la distribuzione del segnale di navigazione ai satelliti e la qualità del servizio offerto agli utenti. Da qui viene gestita l’orbita dei satelliti della costellazione e una rete di circa quaranta stazioni terrestri.