Avezzano. La ex clinica Santa Maria, quella che fino a qualche anno fa era una delle più importanti strutture sanitarie della Marsica, oggi è diventato un degradato punto di appoggio per la criminalità e lo spaccio degli stupefacenti. I residenti che vivono nei dintorni denunciano una crescente situazione di degrado, con un viavai di persone, soprattutto giovanissimi tra cui anche italiani, che utilizzano l’ex clinica come rifugio e zona franca per portare a termine commerci e scambi illeciti di ogni genere, alla luce del giorno.
Ma è con il calar della sera che la situazione si fa ancora più drammatica, quando giovani extracomunitari, di guardia alle reti, gestiscono l’ingresso alla struttura che avviene esclusivamente scavalcando le reti di protezione. I residenti nei dintorni della clinica, stressati da una situazione che diventa sempre più pesante, non fanno che lamentarsi. Questi giovani, che gravitano nei pressi della struttura dell’ex clinica, non è la prima volta che arrecano fastidi a tutto il quartiere. Diverse attività commerciali sono giornalmente vessate dai comportamenti di questi giovani bulli. A frotte, smartphone alla mano, si radunano nei pressi di case in cui i proprietari hanno inavvertitamente lasciato aperta la rete wi-fi. Per non parlare dei numerosi episodi, segnalati più volte anche dalla nostra testata, di vetri rotti alle autovetture in sosta. Appropriazioni di strutture abbandonate, ad Avezzano, si sono sempre verificate. A cominciare dall’ex zuccherificio o, più recentemente, all’ex casa di riposo San Giuseppe, agli onori delle cronache proprio nei giorni scorsi. Ma in questo caso è diverso, qui non si parla più di periferie ma del centro città, a poche decine di metri da quella piazza Risorgimento che a breve subirà anche un bellissimo restyling. A questo punto è evidente che, la partita per la riqualificazione del centro, passi anche dalla sicurezza. @francescoproia