Avezzano. Abbiamo avuto modo di vedere e constatare concretamente come, soprattutto negli ultimi anni e nelle più recenti tornate elettorali, i movimenti civici abbiano rappresentato un vero e proprio ago della bilancia, spesso decisivo per le sorti di un candidato sindaco. Prendendo in esame solo gli ultimi due che ad Avezzano si sono succeduti, cioè Gianni Di Pangrazio e Gabriele De Angelis, entrambi candidati come civici salvo poi prendere strade differenti, ci siamo accorti di come la forza del civismo maturi e cresca man mano che la campagna elettorale entra nel vivo.
Spesso, infatti, dietro la scelta di correre lontano da partiti, simboli e movimenti, c’è la reale volontà di scendere in campo con idee, progetti ed esponenti che non siano politicamente schierati, almeno pubblicamente e almeno sulla carta. Sulla scorta di queste premesse sono sempre di più i cittadini che si avvicinano al mondo politico, quello che magari hanno a lungo condannato e verso il quale hanno mostrato più volte risentimento.
È di poche ore fa un incontro tra Mario Babbo (eletto nell’amministrazione Di Pangrazio e rimasto in opposizione a quella De Angelis fino alla fine) Pierluigi Di Stefano (ex uomo chiave dell’amministrazione De Angelis, prima azzoppato dalla ormai storica sentenza del Tar e poi reintrodotto fino a ricoprire il ruolo di assessore alla cultura) Emilio Cipollone (vice sindaco con De Angelis, cacciato e poi reintrodotto come assessore) Roberto Guanciale (ex assessore con Di Pangrazio) Giuseppe Truono, Stefano Di Carlo, Stefano Chichiarelli (ex consigliere con Di Pangrazio, poi candidato con De Angelis) e altri simpatizzanti del mondo civico. L’obiettivo è chiaro: lasciarsi il passato alle spalle e gettare le basi per un nuovo progetto. Ci riusciranno?
Avezzano e il civismo in questi ultimi ventiquattro/trentasei mesi hanno vissuto un rapporto di amore e odio. Tra chi lo ha a lungo ricercato e osannato e chi, invece, lo ha messo sul banco degli imputati, colpevole di scelte discutibili e non sempre apprezzate. Ma è ora di ripartire, con nuove prospettive e rinnovato entusiasmo.