Avezzano. “Il cane non può entrare”. Questo si è sentito rispondere Fabrizio Fracassi, marsicano e caporale maggiore scelto del 9 reggimento alpini dell’Aquila quando ieri si è presentato ai cancelli dell’ex Arsa per la serata tributo dedicata ai quattro “Cercatori di meraviglie” Valeria Mella, Gianmarco Degni, Gian Mauro Frabotta e Tonino Durante.
Fracassi, che è stato anche tra i soccorritori in quei lunghi giorni di ricerche, non è stato fatto entrare in quanto accompagnato dal cane. Il marsicano è andato diverse volte in tv con il cane “in pensione” per parlare di soccorso.
“Ho ancora le mani che mi tremano e dentro di me una profonda delusione nei confronti di questa società che vive di apparenze”, ha raccontato Fracassi, “questa società falsa, piena diperbenisti, piena di persone pronte a umiliare il prossimo pur di avere un momento di gloria”, ha continuato Fracassi, “bravissimi, lo avete avuto, adesso sicuramente siete lì che vi pavoneggiate per le vostre azioni ma io sono qui per mostrarvi e per mostrare a chi legge questo post che siete semplicemente ridicoli, ma veniamo al dunque. Tutto si svolge di fronte l ingresso dell’ex Arssa di Avezzano: questa sera c’era un bellissimo evento, un tributo ai 4 cercatori di meraviglie, ai nostri angeli del Velino, non volevo assolutamente rinunciare ad essere li, né io né il mio fedele compagno, Jack , quindi una volta verificato sul sito che non ci fosse nessuna limitazione di accesso per i cani decidiamo di andare, arrivati all ingresso , mentre cercavo cartelli di divieto subito noto sguardi inorriditi verso quello che per me rappresenta l essere perfetto”.
“Inizio a sentire voci del tipo “il cane non entra”, “fuori con quel cane”, ha raccontato ancora, “per curiosità chiedo il perché di questo triste trattamento e mi viene spiegato da personale dello staff che il prefetto odia i cani e non vuole vederli, cosa secondo me assolutamente falsa. Spiego che Jack tecnicamente come cane di pubblica utilità potrebbe benissimo entrare ma vengo subito bloccato da chi forse per scarsa informazione non è a conoscenza dei regolamenti e dei divieti di accesso ai cani. Bene, già abbastanza umiliato e dispiaciuto per questa situazione io, la mia compagna e il mio jack andiamo via, nessun problema, non voglio rovinare e rovinarmi la serata, poco dopo vengo richiamato, ripeto che non voglio creare problemi ma mi sembra brutto , ci aspettano all ingresso e decidiamo di tornare indietro, ci sarà stato un errore , con un po di amaro in bocca torniamo di nuovo lì, questa volta ad attenderci più persone e Jack viene di nuovo osservato e questa volta la sentenza…. “questo sarebbe un cane da soccorso??? Ma vada via”.
“Bene”, continua, “io non sono conosciuto per la mia pazienza, lo ammetto ma di fronte a tanta pochezza non potevo che esporre il mio pensiero, forse anche con modi volgari Io credo che persone come voi che guardavate questo cane con disprezzo e con tanta di quella cattiveria dovete farvi un esame di coscienza, dovete vergognarvi voi che vivete per questi momenti di gloria sappiate che Jack vive per semplici carezze che fino a qualche tempo fa otteneva solamente dopo aver incrociato gli occhi di chi traeva in salvo. Lui chiede di essere accettato da questa triste società, è da un anno che subisce interventi pet traumi legati al suo lavoro, quello del soccorritore, si, esatto un cane da soccorso e sappiate che lui non ha mai fatto una selezione all ingresso, non ha mai scelto chi salvare, non ha mai discriminato nessuno, a differenza vostra. Grazie per la serata”, conclude Fracassi, “grazie per avermi umiliato di fronte la mia compagna, e grazie per avermi chiuso le porte in faccia. Mi raccomando adesso che è estate momento di vacanze pubblichiamo post sull’ abbandono dei cani , fa figo e non impegna. Meritiamo l’estinzione”.