Celano. Evelina Torrelli dice sì al Pd e scende in campo per correre alle elezioni amministrative. “Dopo una seria e attenta valutazione ho deciso di dare la disponibilità per la candidatura a sindaco della mia città, nel segno del cambiamento e nell’esclusivo interesse dei miei concittadini”, ha spiegato in una nota, “ben consapevole delle difficoltà che comporta l’amministrazione di una città importante, sono allo stesso tempo orgogliosa ed onorata dell’opportunità che Celano mi offre come cittadina e come donna. Ho deciso con il cuore, mossa dalla volontà di mettermi a servizio della mia città, con senso di responsabilità e umiltà, per dare un contributo fattivo ed in prima persona alla risoluzione dei problemi e delle difficoltà che oggi vivono i miei concittadini. Lavorerò da subito a costruire una proposta ampia che comprenda, oltre alle forze del centrosinistra, anche quelle risorse provenienti da altre esperienze politiche e dalla società civile. Insieme costruiremo un progetto serio e concreto di rilancio di Celano, partendo dalle esigenze più stringenti e quotidiane”. Se la Torrelli dice sì, Cleofe, invece, decide di farsi indietro. “Gli attuali dirigenti del PD locale, dopo avermi ostacolato alle elezioni regionali continuano in tale attacco, che ritengo esclusivamente personale, anche per le elezioni Comunali, che nulla ha di politico, ma in questo momento non danneggiano solo me, fatto questo alla fine poco interessante, anche se mi sento colpito ed umiliato come libero professionista operante a Celano ed in proprio e non tramite incarichi vari, ma la nostra collettività e spiego il perché, rifacendo brevemente la storia di quello che è successo dalle precedenti elezioni comunali”, ha sottolineato Cleofe, “come tutti Voi, cari concittadini sapete, il sottoscritto ha partecipato all’ultima tornata elettorale per il Comune, esattamente alle elezioni primarie del Centro-sinistra per la scelta del candidato Sindaco, dalle quali uscì vincitore Carlo Cantelmi. Ebbene, su quelle primarie si è detto molto, ma, nonostante ciò, Io mi misi in lista come consigliere comunale, nel rispetto dell’impegno assunto, risultando il secondo degli eletti con ben 250 voti di preferenza, strettamente personali, perché dal partito feci votare altro candidato. Cari concittadini è opportuno che ricordo anche che, in data 20 Settembre 2009, prima dello svolgimento delle elezioni primarie i partiti rappresentati, esattamente: PD, UDC, IDV, UDEUR, PSI e RC, tramite i loro segretari, firmarono un documento, a disposizione per chi volesse vederlo ed eventualmente averne copia, nel quale si recitava testualmente che: “il candidato Sindaco ed i candidati consiglieri ed i partiti della coalizione si impegnano a profondere ogni sforzo per la realizzazione del programma nell’esclusivo interesse della città, condannando chi dovesse tentare di utilizzare l’amministrazione della cosa pubblica per raggiungimento di fini personali o di parte”. Nel documento c’era ancora l’impegno di gestire i servizi comunali, quali: acqua, NU, pubblica illuminazione, ecc, in proprio o in associazione di Comuni, con particolare attenzione alla gestione del CAM. Purtroppo, cari concittadini le elezioni le perdemmo di misura, con oltre mille voti di scarto, e non certo per colpa mia, che come già scritto, ottenni 250 voti personali. Perché mi si potrebbe dire ho riferito quanto sopra, ne spiego sinteticamente i motivi. Durante i circa cinque anni dell’amministrazione Piccone, per l’esattezza, 4 anni e sette mesi, la voce sempre presente su tutti i problemi portati in consiglio comunale, che si è fatta sentire dai banchi dell’opposizione è stata la mia, con il dispiacere che il Sindaco e la maggioranza che lo sosteneva raramente hanno recepito le giuste osservazioni fatte su ogni problematica, ne cito alcune: SPM (Servizi pubblici marsicani), commissione di vigilanza, manutenzione dei quartieri di Celano, sperpero di denaro pubblico e da ultimo, non per ordine d’importanza, il CAM. Se oggi il Comune, me lo auguro, riscuote parte delle somme, poiché il credito è di circa 2 milioni di Euro, il merito va senz’altro allo scrivente che per primo sollevò tale questione, in tempi non ancora sospetti per altri, ma non per chi è abituato a leggere nelle righe dei bilanci pubblici, in quanto è la mia professione, infatti, la mia prima interpellanza in consiglio comunale per il CAM è del 18 Giugno 2010, dopo circa tre mesi dalla mia elezione a consigliere comunale. Mi dispiace però che tanto la maggioranza, quanto il PD non vollero votare la mia mozione presentata e portata in discussione al consiglio comunale del 2 Febbraio 2013, non voglio pensare che dietro la non votazione ci siano stati altri interessi, va detto però che il capogruppo del PD in CC, per amore di verità, ricopriva e ricopre tutt’ora l’incarico di consulente legale presso il CAM, incarico che avrebbe dovuto lasciare dopo la firma del documento sopra richiamato del 20 Settembre 2009. Concludo, dicendo, che per il modo come ho affrontato i problemi del nostro paese in consiglio comunale, purtroppo dall’opposizione, per la conoscenza dell’attività amministrativa in base all’esperienza politica e professionale acquisita, nel supremo interesse della città di Celano, anche per l’età che ho, ritenevo legittimo porre la mia candidatura a Sindaco, consapevole, purtroppo erroneamente, che il PD e le altre forze politiche avrebbero dovuto accoglierla, nell’interesse supremo della nostra città e non degli interessi e tornaconti personali di pochi. E’ spiacevole dover constatare che a questi dirigenti del PD locale forse poco importa dei problemi di Celano, interessano quelli di pochi intimi e si realizzano meglio se la lista di Centro-sinistra sarà capeggiata da chi, nulla sulle persone, ha poca conoscenza della macchina amministrativa. E’ ovvio che a chi conosce e sa gestire l’attività amministrativa non si può imporre nulla, il supremo interesse era, se fossi stato candidato, la sana gestione dei servizi comunali, la diminuzione della tassazione e l’incremento dell’occupazione e non la facile clientela a beneficio di pochi. Nel prendere atto della bocciatura della mia candidatura, peraltro ritenuta vincente nei sondaggi in questo momento, da parte del PD e delle altre forze aderenti alla coalizione, esempio “IO AMO CELANO” che devono ancora dimostrare il proprio valore elettorale e, poi prendono ordini da personaggi non di Celano. Nell’ultima riunione tenutasi il giorno 8 Aprile 2015, alle ore 21,00, incalzati dal rappresentate del mio gruppo del perché del non accoglimento della mia candidatura, come si evince dalla copia del verbale redatto e sottoscritto dai presenti, è stato risposto quanto segue: il gruppo “IO AMO CELANO” tramite il proprio portavoce Franco Paolini ha detto che la motivazione è che non hanno incontrato il sottoscritto, mentre il PD locale, tramite il suo segretario Antonello Di Stefano ha detto che io non avrei parlato con il PD. Mi sarei aspettato motivazioni di carattere politico sulle mie capacità amministrative, sulla mia onestà e sul mio seguito elettorale, ma, evidentemente, quando non si trovano motivazioni vere si ricorre alle bugie dette in malafede ed in modo poco onesto. Rispondo solo ai due rappresentanti dei gruppi sopra citati che la candidatura a Sindaco del sottoscritto è stata posta ufficialmente per primo in un incontro a livello provinciale fra il PD, il PSI e il gruppo di SEL tenutosi ad Avezzano presso la sede del PD il 16 Dicembre 2014, alle ore 17,00. Candidatura ribadita poi nelle varie riunioni tenutesi a Celano il 2, 6, 19 e 23 Febbraio 2015 alle quali lo scrivente è stato sempre presente. Inoltre, della mia candidatura lo riferì anche il segretario del PD alla prima riunione tenutasi davanti ai rappresentanti di tutti i gruppi presenti, quindi, è in quelle sedi che bisognava esprimersi. Mi meraviglia, pertanto, che questi dirigenti non avendo altro da eccepire si limitano a dire grosse bugie nei miei confronti, non preoccupandosi minimamente dei problemi in cui versa Celano in questo momento. Avrei potuto presentare anch’Io una lista civica, ma, correttamente e coerentemente, mi rifiuto di farlo, Celano ha bisogno non di tante liste, ma di persone serie, oneste e capaci, che vogliano dedicarsi seriamente ai problemi del paese, invece, si ha tutta l’impressione che questi Signori pensino solo ai loro interessi personali. Cari concittadini, concludo veramente, affermando che gli attuali dirigenti del PD locale hanno con questo loro comportamento, molto miope politicamente, sfasciato il Centro-sinistra a Celano e, disinteressandosi dei tanti problemi della nostra città, rischiano di metterla in mano a persone non in grado di affrontarli, quindi, Io correttamente prendo in questa tornata elettorale le distanze da questo raggruppamento, andrò ad esprimere il mio voto da libero cittadino ed invito i miei elettori e simpatizzanti a fare liberamente la stessa cosa”.