Avezzano. L’altra sera nel celebre ristorante “Minghino Cadadia” è stata servita una cena particolare. L’ingrediente principe era il cinghiale, animale tra i più resistenti e prolifici in natura, ma fin qui niente di nuovo, se non fosse che questi animali, da piaga sociale, si stiano pian piano trasformando in una incredibile potenzialità per il territorio. Queste bestie, rimaste senza predatori in natura, non solo hanno più volte minacciato di vita e persino ucciso delle persone, ma sempre più spesso rovinano i raccolti degli agricoltori. Ovviamente questi si trovano costretti a chiedere i danni alla regione, che annualmente spende cifre esorbitanti in indennizzi.
E’ da questa esigenza che nasce la brillante intuizione Andrea Di Cintio, giovane amministratore dell’Euro Cash. Di Cintio, alla terza generazione come azienda di trasformazione carni, dopo aver stretto un accordo con il Parco Velino-Sirente, è riuscito a trasformare quella che sta diventando un’emergenza ambientale in un’opportunità. I cinghiali vengono catturati dal personale del parco e poi portati nell’azienda di Avezzano dove, sotto decine di rigidi controlli veterinari, vengono trasformati in prelibati prodotti sempre più apprezzati sul mercato. “In questo caso la filiera” ci spiega Di Cintio “non è corta, ma cortissima! Come se non bastasse, oltre ad essere un prodotto davvero a km zero, è soprattutto sano visto che i cinghiali selvatici crescono senza mangimi e mangiando solo ciò che trovano in natura, in un ambiente protetto come quello di un parco regionale. Siamo i secondi in Italia ad aver avuto un’autorizzazione simile e la richiesta di questi prodotti, distribuiti a marchio Conad, è sempre maggiore grazie all’attenzione dai consumatori di oggi, sempre più orientati a prodotti di qualità”.
A dare il tocco di magia, però, ci ha pensato Emiliano, lo chef del noto ristorante avezzanese “Minghino Cadadia, che ha cucinato in maniera sopraffina le prelibatezze del parco. “E’ stato un esperimento riuscitissimo” ci racconta Di Giampietro “i clienti hanno apprezzato il sapore, ma soprattutto la genuinità di una carne selvatica che cresce spontaneamente sulle nostre montagne”. Minghino da poco ha anche allargato la sua squadra con l’ingresso di Alberto De Santis. Avezzanese laureato in economia e commercio, ha vissuto per 15 anni negli U S.A. e a Detroit è diventato in pochi anni uno dei ristoratori più affermati del Michigan. Tornato da poco in Italia ha conosciuto Emiliano ed è nata un’intesa a prima vista. Insieme hanno subito creato un vero American bar con una carta dei cocktail e rilanciato un lunch-breakfast con la stessa qualità della carta serale. “Abbiamo lanciato un aperitivo no carboidrati per tutti i giorni dalle 19.00” ci racconta Alberto “e grazie a questo nuovo innesto posso garantirvi che lo stile inconfondibile di Minghino sarà ancora più internazionale”.
La scelta dei vini è caduta sulla cantina De Antoniis, azienda del teramano che produce vini di ottima qualità, che tra una portata e l’altra sono stati spiegati egregiamente dall’esperto giornalista enogastronomico Franco Santini.