Tagliacozzo. È arrivato oggi in comune il responso della Asl a seguito del sopralluogo del 15 novembre al capannone eternit, adiacente al circolo tennis di Tagliacozzo e alla neo aperta scuola Materna. In base alle considerazioni effettuate, la Asl obbliga i proprietari ad accertare la presenza di amianto attraverso gli appositi esami entro e non oltre 30 giorni. Nella premessa iniziale, gli operatori descrivono dettagliatamente lo stato di degrado della struttura annotando la presenza della struttura con copertura in fibrocemento contenuti presumibilmente in amianto che mostra alcuni punti di rottura e cospicua crescita di muschi e licheni a dimostrazione del deterioramento del materiale. Nella parte finale della comunicazione al comune, gli operatori della Asl aggiungono che nel caso fosse certificata la presenza di amianto tramite appositi esami, bisognerà provvedere alla bonifica del materiale entro e non oltre sei mesi, adottando esclusivamente il metodo della rimozione ed escludendo l’incapsulamento o la sovracopertura. La Asl ha infatti constatato lo stato di abbandono della struttura, la presenza della scuola, del tennis e delle abitazioni circostanti e l’elevata estensione della superfici di cui non sarà possibile alcun altro metodo, se non la rimozione definitiva del materiale. Nel comunicato stampa, il sindaco Maurizio Di Marcotesta tende a sottolineare l’impegno della attuale amministrazione nell’iter di risoluzione del problema presente in città da vent’anni, omettendo invece l’effettivo impegno dei cittadini da tre anni nel sollecitarlo a chiamare gli operatori Asl (di sotto alcune delle firme della petizione dei cittadini, protocollata il 20 ottobre 2015 per sollecitare l’intervento del sindaco). Il responso della Asl segna chiaramente una prima vittoria dei cittadini. Raffaele Castiglione Morelli