Tagliacozzo. Siamo ormai alla chiusura del sipario sulla vicenda del capannone eternit di Tagliacozzo. Dopo le disposizioni impartite dal Dipartimento Asl di Avezzano, e le verifiche effettuate che hanno certificato la presenza dell’amianto, erano stati concessi sei mesi di tempo per poter procedere alla rimozione. E oggi finalmente, i lavori sono in corso. Gli operai, muniti ad hoc per questa tipologia di lavoro, hanno vivamente consigliato di tenere chiuse le finestre di casa degli abitanti adiacenti dalle 7 alle 17. Da anni, la struttura vive una delicata situazione burocratica e non è stato facile muoversi con velocità. L’amianto è ormai “fuorilegge” dal 1992, proprio a causa della gravità dei danni che possono provocare le particelle erose dal materiale. Dopo gli interventi della testata di Marsicalive.it da luglio 2013, le petizioni cittadine raccolte dagli abitanti limitrofi, la richiesta di intervento del Prefetto de L’Aquila che ha sollecitato l’ex sindaco Maurizio Di Marco Testa all’intervento, è stato l’insediamento della neo scuola materna negli edifici di fronte al capannone, a smuovere il tutto. Sembra infatti, che sulla tenera età, i genitori abbiano iniziato a farsi sentire, accelerando le verifiche della Asl e soprattutto smuovendo addirittura le forze dell’ordine. Già dal primo controllo, gli operai videro a occhio nudo che la situazione di degrado del tetto dello stabile era tale da non consentire l’incapsulamento, bensì si sarebbe dovuto procedere con la rimozione. Se i lavori procedono regolarmente, tutto dovrebbe concludersi entro venerdì e l’amianto del capannone eternit, dopo circa venticinque anni dalla legge del 1992, sparirà. @RaffaeleCastiglioneM