Carsoli. Con l’accusa di tentata estorsione aggravata con uso delle armi era stato arrestato e poi condannato a 8 anni di reclusione, cinque per quella vicenda e tre per un cumulo di altri reati. Ora è stato scarcerato dopo una serie di ricorsi. Si tratta di Luca De Santis, 48 anni, di Carsoli, rimasto coinvolto nel 2001 in un’indagine dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo insieme ad altri tre complici accusati di associazione per delinquere, porto abusivo di armi, tentativo di estorsione e rapina. Secondo l’accusa, l’obiettivo era quello di costringere, con minacce e violenza, alcuni proprietari di bar e locali di Carsoli ad accettare che nei loro esercizi commerciali venissero installati dei videopoker. Il legale, Antonio Pascale, ha chiesto al Tribunale di Avezzano di agganciare le sentenze con un incidente di esecuzione, ottenendo una riduzione pena a 5 anni e 8 mesi. E’ stata poi avanzata una ulteriore richiesta per rideterminare nuovamente la pena ed è stato condannato a 3 anni e otto mesi. Dopo un ricorso al tribunale di sorveglianza il carsolano, dipendente del Vaticano, è stato affidato ai servizi sociali e quindi scarcerato ieri mattina. Era difeso dagli avvocati Pascale e Sonia Gianlonardo.