Avezzano. L’opposizione passa al contrattacco. Si è tenuta poco fa, all’interno del municipio del capoluogo marsicano, la conferenza stampa dei consiglieri di minoranza relativa allo spostamento del mercato. All’ordine del giorno, inoltre, i costi annessi a tale operazione, ritenuti “eccessivi e illegittimi”. Presenti Roberto Verdecchia, Gianfranco Gallese, Francesco Eligi, Gianni Di Pangrazio, Mario Babbo e Domenico Di Berardino
Proprio Di Berardino ha sottolineato, con grande fermezza, la necessità di mantenere il mercato al centro, definita conditio sine qua non perchè il cuore della città resti vivo. “Noi operiamo per il bene della città, non contro di essa. Questo sia chiaro. La città deve sopravvivere. Le esigenze non possono solo essere rimesse ad aspetti economici ma anche e soprattutto sociali. Sabato mattina ho passeggiato per il centro e vederlo svuotato in questo modo è stato avvilente”. “Inoltre”, ha proseguito, “invito anche la stampa e gli organi di informazione a operare in modo più serio e coerente affinché le notizie, e i dettagli a esse connessi, arrivino chiari e precisi e senza mezzucci”.
I consiglieri, poi, in coro hanno ribadito che l’attuale amministrazione avrebbe spostato il focus sull’aspetto sbagliato della vicenda, non essendo quello economico l’unico da tenere in considerazione. Sul banco degli imputati le dinamiche relative alla sicurezza dello spostamento del mercato nell’area nord della città. Condizioni non ritenute adeguate e impossibili da assicurare.
A fare infuriare l’opposizione è, però, un dettaglio semantico non da poco presente all’interno della delibera di spostamento del mercato. Se all’inizio si parlava di “temporaneità”, ora, invece, questo requisito sembrerebbe essere stato eliminato. Ciò, di fatto, equivarrebbe a definire perenne il dislocamento dello stesso. “E’ una chiara presa in giro nei confronti dei cittadini”, ha affermato Di Berardino a margine del suo intervento.
Alle parole del consigliere hanno fatto eco quelle dell’ex sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio: “gli atti amministrativi sono contraddittori e, quindi, pericolosi. Non si può dire una cosa e poi farne un’altra. Noi avevamo proposte sicure, mentre queste sono prese in giro per la città e il consiglio comunale tutto. Parliamo di spese eccessive per le manifestazioni e le presentazioni di varie opere. Non vi è modestia in questo ma solo propaganda di De Angelis che tocca le tasche dei cittadini”.
L’ex primo cittadino, inoltre, ha lanciato un messaggio chiaro ai suoi vecchi colleghi oggi tra i banchi di maggioranza, chiedendo loro di fare un passo indietro e defilarli dall’attuale giunta. “Compiano un gesto di amore per la città, non appoggino più un sindaco contraddittorio che vuole confondere i cittadini. Si deve amministrare in sintonia col popolo e non contro di esse. Abbiamo sottolineato le spese illegittime e, proprio per questo, presenteremo un esposto alla Corte dei Conti. E’ un peggioramento continuo”, ha concluso.
Francesco Eligi, consigliere eletto del M5S ha ribadito l’importanza di una pista ciclabile struttura in maniera migliore, più a suo agio all’interno dell’urbanistica cittadina. Spazio anche per un commento sui circa 11.000 euro di lavori per la rimozione dei cordoli sulla pista nella zona nord della città e sui disagi che il mercato sta creando e creerà in futuro: “chiaramente parliamo di spese eccessive e neanche troppo necessarie. Il sindaco tiene in considerazione i suoi interessi, personali e illegittimi. Vi sono difficoltà tra gli ambulanti, questo è evidente”, ha concluso.
Inoltre, a seguito delle polemiche che in queste settimane si sono succedute, l’assessore al SUAP Renata Silvagni, in data 3 novembre ha chiesto al sindaco, all’assessore alla sicurezza Leonardo Casciere, al dirigente SUAP Claudio Paciotti e al comandante della polizia locale Luca Montanari, la documentazione relativa alla sicurezza dei banchi nei pressi della campana della Pace. Questo perchè, a seguito di un sopralluogo, tali condizioni di sicurezza sembrerebbero essere messe in discussione, tra ambulanti che litigano sul posizionamento dei rispettivi banchi e abitanti che, uscendo dal proprio garage, invadono le aree pedonali destinate alle vendite.