Carsoli. Scatta l’indagine sull’esplosione di eri all’alba alla palazzina di via Garibaldi che ha portato al ferimento di due persone e allo sgombero di dieci famiglie. Vigili del fuoco e carabinieri hanno avviato gli accertamenti e preparato un fascicolo per la Procura della repubblica di Avezzano che dovrà accertare le cause dell’incidente. Intanto sulla dinamica dell’esplosione emergono nuovi particolari emersi durante il sopraluogo dei tecnici dei vigili del fuoco di Avezzano. La fuga di gas, sempre secondo una delle ipotesi più probabili, sarebbe da ricercare nella cucina di un appartamento del piano terra e da un tubo vecchio. Si tratterebbe del connettore in gomma che unisce l’impianto del fornello a gas. Sembra che fosse troppo vecchio tanto da permettere la fuoriuscita del gas. Secondo la ricostruzione, l’inquilino avrebbe acceso la luce per andare al bagno quando l’ambiente era saturo, provocando la grossa esplosione. L’edificio è stato dichiarato momentaneamente inagibile per consentire ai tecnici di eseguire dei sopralluoghi e degli accertamenti per accertarne la stabilità. Secondo i primi rilievi la struttura non dovrebbe essere stata danneggiata da un punto di vista legato alla stabilità. I danni riguarderebbero solo i tramezzi e le mura esterne. Sarà un ulteriore verifica a dare risposte in merito a tale questione. Intanto le famiglie residenti nella struttura sono state ospitate da parenti e familiari. Oggi il sindaco Mario Mazzetti e gli amministratori comunali li incontreranno in Comune per cercare tempestivamente di aiutarli a mettere in sicurezza le loro abitazioni. A sette famiglie sarà assegnata una casa in città dove potranno rimanere finchè il loro appartamento non sarà sistemato.