Massa d’Albe. No si fermano le ricognizioni del monte Velino del Soccorso alpino della guardia di Finanza. Fin dalle prime ore in cui sono state avviate le ricerche dei quattro dispersi il luogotenente Paolo Passalacqua del Soccorso alpino della Guardia di Finanza dell’Aquila è arrivato a Forme, frazione di Massa d’Albe, insieme ai suoi uomini per cercare di raggiungere Tonino, Valeria, Gianmarco e Gian Mauro.
Secondo una prima ricostruzione del luogotenente del Soccorso alpino della Guardia di Finanza dell’Aquila “la loro intenzione era di percorrere la Valle Majelama e raggiungere punta Trento e punto Trieste”. E proprio lì è si tentato di arrivare sia domenica sera, sia ieri mattina ma a causa delle condizioni meteo i soccorritori sono dovuti tornare indietro.
Sull’area della valanga sotto cui si teme possano essere rimasti i quattro escursionisti dispersi da due giorni, è in corso una ricognizione aerea per valutare la possibilità di portare i soccorsi dall’alto. Approfittando di una buona visibilità al momento sono in volo tre elicotteri: quello del 118 partito dall’aeroporto aquilano di Preturo, un 139 della guarda di Finanza arrivato da Pratica di Mare e un 412 Vigili del Fuoco di Pescara. Far scendere uomini, cani e attrezzi consentirebbe di abbreviare i tempi per raggiungere l’area e ridurre i rischi.
L’area dove si concentrano le ricerche si trova infatti a dieci chilometri a piedi dal campo base di partenza. Escluso l’uso dell’escavatore, la valanga dovrà essere perlustrata e scavata a mano, con l’uso delle pale. La neve, caduta incessante nella notte, unita alla pioggia e al vento ha ricoperto il passaggio tracciato ieri nel primo avvicinamento al luogo della valanga, sotto il colle del Bicchero. Gli Alpini del IX reggimento L’Aquila hanno montato due tende pneumatiche riscaldate, da poter usare per i briefing, come ricovero o refettorio.
Montata anche una postazione radio di raccordo tra campo base e operazioni in quota. Sono presenti sul posto 20 Alpini con mezzi fuoristrada e il cingolato blindato composto di due unità, detto “bruco”. Sono al momento 51 gli operatori a terra: Soccorso Alpino e Speleologico, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, 118 regionale, Esercito Italiano e Carabinieri. Sono in arrivo altri 20 soccorritori, anche unità cinofile.