Arquata del Tronto. Dopo 16 ore di ricerche protratte per tutta la notte, grazie ad un drone del Soccorso Alpino e Speleologico, nelle prime ore del mattino è stato individuato un uomo che risultava disperso in una zona molto impervia della parete sud del Monte Vettore.
Si tratta di un 60enne di Montefalcone Appennino (Fermo) disperso dopo una uscita sul Monte Vettore, nella zona di Forca di Presta, nel territorio di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno).
Subito raggiunto dai tecnici e da un Carabiniere Forestale, attrezzati con piccozza e ramponi, che hanno fornito supporto da terra al Tecnico di Elisoccorso ed al medico verricellati sul posto dall’elicottero del 118 Icaro02.
Il medico ha immediatamente verificato le criticità delle condizioni del soggetto, constatandone il decesso. Hanno partecipato alle operazioni di ricerca e recupero oltre 40 uomini del Soccorso Alpino e Speleologico e due unità cinofile del Corpo, provenienti da Marche, Abruzzo e Umbria.
Nella notte sono state fatte delle ricognizioni con l’elicottero dell’Aeronautica Militare abilitato al volo notturno proveniente da Pratica di Mare. Presenti i Carabinieri di Ascoli Piceno e comuni limitrofi ed un gruppo di VVF con in supporto l’elicottero Drago, che ha effettuato ricognizioni ad alta quota.
Alle ricerche hanno partecipato anche il cane molecolare da valanga del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, partito ieri sera dall’Abruzzo con il suo conduttore abruzzese.
Si tratta di un cane di razza hovawart e il suo nome è Kardjang.
L’uomo, residente nell’entroterra ascolano, si era avventurato in montagna da solo ed era atteso per pranzo a casa di alcuni amici. Non vedendolo arrivare, questi ultimi hanno provato a contattarlo, invano. Allarmati, hanno quindi deciso di denunciarne la scomparsa ai carabinieri di Ascoli, che hanno attivato la macchina dei soccorsi.
Un intervento che arriva dopo il ritrovamento dei 4 dispersi sul Monte Velino, in Abruzzo, e dopo un accorato messaggio si ringraziamento ai soccorritori da parte dei familiari di Gianmarco Degni, Valeria Mella, Gian Mauro Frabotta e Tonino Durante.
“E’ un messaggio – conferma il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo, Daniele Perilli – che ci ha riempito il cuore e, ancora una volta, ci fa sentire vicini al dolore di queste famiglie. Siamo soccorritori esperti, ma siamo consapevoli che dietro ogni incidente ci sono le vite di tante persone: famigliari, amici e affetti. Da tutti noi, grazie per questo messaggio e grazie all’intera comunità abruzzese, a partire dalla frazione di Forme e il comune di Massa d’Albe, che ci ha supportato quotidianamente permettendoci di operare al meglio”.