Carsoli – “Io voglio essere schietto, da ex motociclista di custom penso che dovrevbe essere vietato il transito sulle strade alle moto cd “da strada”. Chi guida quel genere di moto non può e non vuole rispettare il codice della strada e mette in pericolo se stesso e soprattutto gli altri. È ora di prenderne atto”. Questo è solo uno dei commenti registrati dalla redazione in seguito all’ennesimo incidente stradale occorso ieri mattina presso il Curvone di Pietrasecca e dove ha perso la giovane vita E.F. un brillante ragazzo ventisettenne di Roma. Si tratta di una testimonianza che arriva direttamente da un ex motociclista sulla quale è giusto riflettere in maniera approfondita. Ma la sicurezza deve essere garantita a tutti, iniziando da chi a vario titolo e con vari mezzi percorre le nostre strade a livello ludico come nel caso delle escursioni in moto, proseguendo a chi sta normalmente viaggiando o transitando in determinate zone. La Tiburtina Valeria è una delle mete preferite per le escursioni massive, ed il numero degli incidenti e quindi delle vittime sta aumentando a dismisura. Il pericolo è dunque in agguato, tanto che molti cittadini per spostarsi preferiscono prendere l’autostrada ma non per scelta, ma unicamente poichè ritenuta meno pericolosa in certe giornate. “Alcune domeniche – spiegano cittadini di Colli di Monte Bove borgo situato proprio sulla Tiburtina – è pericoloso anche uscire di casa o passeggiare lungo l’unica strada centrale che taglia il nostro paese. Ma non va meglio anche nella Piana del Cavaliere proseguendo poi per la Valle dell’Aniene e fino a Roma sempre tramite la Tiburtina Valeria. E quindi nessun dito puntato contro nessuno, ma pollice alzato alla sicurezza sotto ogni punto di vista. “Adeguati controlli dovrebbero servire da deterrente – afferma un altro automobilista – e costringere le moto ad osservare i limiti di velocità e viaggiare in sicurezza”. Dietro ad un incidente come quello occorso ieri, c’è poi una famiglia che sarà distrutta da una tale disgrazia, oltre alla vita finita drammaticamente in un istante. Quindi chi di dovere, rifletta.